Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Mondo
  1. ANSA.it
  2. Mondo
  3. Juncker, Ue va molto male, troppe fratture

Juncker, Ue va molto male, troppe fratture

Il presidente della Commissione: "Sui migranti ammiro lo sforzo dell'Italia per l'accoglienza"

"Non parlo del Discorso sullo Stato dell'Unione, perché l'Unione va molto male. Un anno fa dicevo che non c'era abbastanza Unione e dopo un anno non posso che ripeterlo. Le rotture e le fessure sono numerose e sono pericolose". Lo dice il presidente della Commissione Jean Claude Juncker alla plenaria del Cese, sottolineando che "c'è ancora troppa disoccupazione, anche se l'Europa ha creato 8 milioni di posti di lavoro" ed "il tasso di occupazione è vicino a quello degli Usa" quando alcuni anni fa era "più basso di 5 punti". 

L'Unione europea è "alle prese con le crisi dei rifugiati, la Brexit e la mancanza di investimenti" oltre alle situazione "in Ucraina e Siria e si dimentica che la Siria è un vicino dell'Europa, perché è molto vicina a Cipro". La Ue, dice il presidente della Commissione Jean Claude Juncker alla plenaria del Cese, è "davanti ad una policrisi".

"Il patto si stabilità non è stupido, come diceva un mio predecessore" perché "le cifre lo dimostrano" e perché "abbiamo inserito gli elementi di flessibilità", continua Junckere, affermando che "nel 2009 il deficit medio era del 6,3%, ora la media è dell'1,9%". "E' la prova che il consolidamento progredisce".

"Nel Patto di stabilità, che non deve essere un patto di flessibilità, abbiamo già introdotto molti elementi di flessibilità combattendo contro chi sapete" e senza i quali elementi "l'Italia quest'anno avrebbe potuto spendere 19 miliardi di meno", dice Juncker, ricordando anche che "abbiamo introdotto la clausola degli investimenti e l'Italia è l'unica che ne beneficia".

"Europa ridicola per non ratifica su clima" - "Sulla questione del clima siamo ridicoli" per la tuttora mancante ratifica dell'accordo di Parigi. Non ha mezzi termini Jean Claude Juncker in fase di replica nella plenaria del Cese. "Siamo stati i promotori" dell'accordo "ma ora gli Stati Uniti, la Cina, l'India e il Giappone ratificano e l'Europa? Così perdiamo la faccia sul piano internazionale". Ricordando che a Bratislava ha sollecitato i governi alla ratifica, ha sottolineato: "Ne va dell'influenza e della credibilità Ue nel mondo".

"Sui migranti ammiro lo sforzo dell'Italia per l'accoglienza" - "La crisi dei rifugiati è importante perché è il motivo per cui la Ue si divide" e la Ue "non deve lasciare sole l'Italia, la Grecia o Malta" ovvero "i paesi in prima linea che la Ue deve assistere". Lo dice il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker alla plenaria del Cese, aggiungendo: "ammiro l'Italia, fa meglio della Grecia perché ogni giorno salva migliaia di vite" e "le navi di tutta Europa portano tutti in Sicilia e lasciano all'Italia il compito di nutrirli e ospitarli".

La solidarietà nella ripartizione dei rifugiati tra i diversi ci "deve essere". "Alcuni paesi lo fanno, altri dicono di no perché sono cattolici e non vogliono musulmani. Questo è inaccettabile" perché non si tratta di musulmani ma di esseri umani. Lo dice il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker aggiungendo che comunque se quei paesi "non possono fare la ripartizione, allora devono partecipare di più al rafforzamento della protezione delle frontiere esterne che va fatta entro fine ottobre".

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Video ANSA



Modifica consenso Cookie