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Burkini: Valls, è incompatibile con valori Francia

'Espressione di un'ideologia basata su asservimento donne'

Dopo giorni di polemiche, il premier francese Manuel Valls prende posizione sulla spinosa vicenda del divieto di indossare il burkini, il costume che copre integralmente il corpo usato dalle musulmane osservanti, deciso dai sindaci di diverse località balneari francesi. In un'intervista al quotidiano locale La Provence, Valls non usa mezzi termini: questo tipo di abbigliamento, dice, "è incompatibile con i valori della Francia e della Repubblica", perché "é la traduzione di un progetto politico, di contro società, basata in particolare sull'asservimento della donna". Per questo, prosegue, è condivisibile la scelta di alcuni primi cittadini "in questo momento di tensione" di vietare il burkini, se è "motivata dalla volontà di incoraggiare il vivere insieme, senza dietrologie politiche. Le spiagge, come tutti gli spazi pubblici, devono essere preservati dalle rivendicazioni religiose". Il governo, però, non è al momento intenzionato a legiferare a livello nazionale sul tema, precisa, perché non ritiene che "una regolamentazione generale delle prescrizioni di abbigliamento sia la soluzione". Parole dure, che hanno subito suscitato vivaci reazioni nel mondo politico transalpino.

In un curioso ribaltamento dei campi, è soprattutto il centrodestra ad apprezzarle, mentre a sinistra, anche nello stesso partito socialista, non sono mancate le voci critiche. "L'ordine pubblico è un buon argomento" per imporre il divieto al costume integrale, ha affermato alla radio Rtl il deputato di centrodestra Henri Guaino, ex stretto consigliere di Nicolas Sarkozy, secondo cui "nella situazione attuale è il momento di mettere fine a certi comportamenti", e Valls ha ragione a sostenere i sindaci. Sulle stesse posizioni un altro parlamentare dei Republicains, Thierry Solère, che loda il Premier e argomenta: "In Arabia Saudita, una donna non fa il bagno in topless o in tanga. In Francia, non si fa il bagno in burqa". Giudizio del tutto opposto a quello dell'ex ministro Benoit Hamon, esponente tra i più a sinistra del partito socialista e candidato alle primarie della gauche per le presidenziali 2017 in aperta ostilità all'attuale linea del governo, che definisce le dichiarazioni di Valls "assolutamente incredibili". Mentre il presidente Francois Hollande, a Roma per un incontro con papa Francesco, si è rifiutato di rispondere ad una domanda in proposito dei giornalisti. Intanto, a Cannes sono arrivate le prime multe per donne che indossavano il burkini sulle spiagge cittadine. Nel fine settimana, sono almeno tre le persone che si sono viste infliggere un'ammenda di 38 euro. La comunità musulmana, dal canto suo, è divisa tra chi accusa sindaci e governo di discriminazione, e chi invece chiede di non concentrare troppe energie su una questione in fondo secondaria. Abdallah Zekri, il presidente dell'Osservatorio contro l'islamofobia del Consiglio francese del culto musulmano, ai microfoni di Bfm Tv invita a "mettere fine a questo dibattito inutile", bollandolo come "un modo di fare populismo" che "non risolverà alcun problema" reale nei rapporti con il mondo islamico francese.

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