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Fabbisogno, in 7 mesi è a 22,8 milardi, -1,4 miliardi sul 2015

A luglio avanzo di 4,4 miliardi, saldo negativo 2,4 miliardi un anno fa

Il fabbisogno dei primi sette mesi dell'anno si attesta sui 22,9 miliardi, con una riduzione di circa 1,4 miliardi rispetto al corrispondente periodo del 2015. Nel solo mese di luglio, informa il Tesoro, si è realizzato un avanzo del settore statale pari, in via provvisoria, a circa 4,4 miliardi, che si confronta con un fabbisogno di 2,4 miliardi nello stesso mese del 2015. Il miglioramento di circa 6,8 miliardi è legato "a una significativa riduzione del complesso dei pagamenti, che ha più che compensato la contenuta riduzione degli incassi totali".

Tenendo conto della dinamica di incassi e pagamenti prevista per i mesi successivi, il saldo del settore statale risulta in linea con le previsioni contenute nel Def, spiega la nota del Ministero dell'Economia. Le spese delle amministrazioni centrali e locali si sono complessivamente ridotte di circa 4,8 miliardi. Nel mese di luglio 2015 si erano concentrati consistenti pagamenti per debiti commerciali in seguito all'erogazione di anticipazioni di liquidità alle regioni. I pagamenti per interessi sul debito pubblico hanno evidenziato una riduzione di circa 870 milioni, anche per effetti di calendario. Nell'ambito degli altri pagamenti, i maggiori contributi versati all'Unione Europea (+1.200 milioni circa) scontano lo slittamento di una rata dal mese di giugno.

I minori rimborsi fiscali (-1.000 milioni circa) pagati nel mese di luglio sono legati a una diversa calendarizzazione dei pagamenti. Gli incassi F24 si sono attestati sugli stessi livelli del mese di luglio 2015 quando, per un diverso comportamento dei contribuenti assoggettati agli studi di settore, una quota maggiore del gettito dell'autoliquidazione era slittata dal mese di giugno.

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