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Terremoto 4.1 tra Umbria e Lazio. Scuole chiuse in alcuni comuni

Paura e gente in strada ma non sono stati segnalati danni

Nuove scosse di terremoto sono state registrate al confine tra Lazio e Umbria. Secondo il sito dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia la più forte è stata di magnitudo 3.4 alle 11.22, seguita da una di 2.6 e un'altra di 2. Tutte con epicentro in provincia di Viterbo. La scossa più forte è stata avvertita anche nell'Orvietano. In alcuni comuni si sta valutando la chiusura precauzionale di alcune scuole.

La scossa di terremoto più forte è stata di magnitudo 4.1 ed è stata registrata in provincia di Terni, nella zona dell'Orvietano al confine con il Lazio, dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.
    Il movimento tellurico è stato chiaramente avvertito dalla popolazione in una vasta area, inclusa la Toscana. Al momento i vigili del fuoco non segnalano danni particolari. Secondo i dati dell'Ingv, le località più vicine all'epicentro del terremoto sono Castel Giorgio, San Lorenzo Nuovo, Castel Viscardo e nel Lazio Bolsena, Grotte di Castro e Acquapendente.

Scuole subito chiuse anche a Orvieto dopo la nuova scossa di magnitudo 3.4 registrata poco dopo le 11.30 di oggi. Il sindaco Giuseppe Germani ha adottato il provvedimento - si legge sul sito delComune - per tutti gli istituti. Le lezioni sono sospese oggi e domani. Scuole chiuse oggi anche a Fabro. L'amministrazione comunale lo ha disposto dopo che stamani l'attività era cominciata regolarmente. Scuole chiuse in via precauzionale anche nei comuni di Castel Giorgio e Castel Viscardo. A deciderlo sono state le rispettive amministrazioni comunali per permettere le verifiche strutturali degli edifici da parte di tecnici, Protezione civile e vigili del fuoco. Al momento si registrano soltanto danni lievi strutturali ad alcune abitazioni di Castel Giorgio, dove la scossa è stata avvertita più intensamente e qualche famiglia ha scelto autonomamente di passare fuori casa la notte. Ad Orvieto stamani le scuole saranno invece aperte, previa verifica, prima dell'inizio delle lezioni, da parte dei tecnici comunali. In base a quanto si apprende dai primi controlli non risultano danni. Nessuna conseguenza anche per il Duomo di Orvieto. Il terremoto, che nella notte è stato seguito da altre quattro scosse (la più intensa delle quali di magnitudo 2.2) ha creato apprensione tra la popolazione, ma la situazione viene monitorata costantemente dal Centro operativo intercomunale aperto già ieri sera ad Orvieto.

Numerose le telefonate giunte ai vigili del fuoco del comando provinciale di Terni per chiedere informazioni su quanto successo. La scossa è stata avvertita anche in provincia di Perugia, in particolare nell'area del lago Trasimeno dalla quale diverse persone hanno telefonato ai vigili del fuoco. Anche in questo caso per avere informazioni. Molte persone sono scese in strada a Orvieto e negli altri centri. Nel Lazio, la scossa è stata distintamente avvertita anche a Bolsena, Grotte di Castro e Acquapendente.

Numerose le telefonate giunte ai vigili del fuoco del comando provinciale di Terni per chiedere informazioni su quanto è successo. La scossa è stata avvertita anche in provincia di Perugia, in particolare nell'area del lago Trasimeno dalla quale diverse persone hanno telefonato ai vigili del fuoco, anche in questo caso per avere informazioni.
   

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