La Sampdoria è in panne, il Bologna continua a rombare e ora lo fa anche in casa. I rossoblù dominano un tempo, subiscono il ritorno degli ospiti ma, con un rigore di Destro a tre minuti dalla fine, riescono ad espugnare il proprio stadio dopo quasi due mesi, vincendo 3-2. Superano così Atalanta e Chievo in classifica e si confermano il bolide che, da quando è guidato da Donadoni, in un tracciato di 11 partite si ritrova nel contachilometri ben 23 punti. Tutt'altra situazione in casa Samp, dove Montella invece sembra non aver mai superato il rodaggio, non aiutato dalla perdita di un pezzo di eccellenza come Eder e dalla presenza di ricambi difettosi, come si è rivelato Ranocchia, appena arrivato e subito protagonista in negativo. Alla quarta sconfitta di fila, la preoccupazione nell'ambiente è palpabile. All'inizio è tutto facile per il Bologna, contro avversari molli in difesa e sterili in attacco, dove a sorpresa non c'è Cassano, tenuto in panchina per 90' la prima volta nel 2016. Nel primo tempo chi gioca in casa colleziona un palo, due gol validi e uno annullato. Il palo è di Destro al 6' su corner, con Viviano che si ritrova la palla in braccio. Il vantaggio al 13' grazie a Mounier che corregge in qualche modo in rete un tiro-cross di Donsah, bravo a liberarsi sulla destra. Il ghanese si avvicina al bis al 23', quando il portiere respinge. Lo pesca un minuto dopo, grazie alla frittata cucinata in ripartenza da Ranocchia, sbilanciato da Giaccherini. Lo stadio esulta anche al 28', ma Destro segna da terra dopo essersi aggiustato la palla con la mano. Nel secondo tempo la musica cambia e per il Bologna rischia di andare in scena la replica di quello che era successo nell'ultima in casa contro la Lazio. La doppia rimonta in effetti avviene anche questa volta: grazie prima a Muriel, che al 9' accorcia le distanze con un diagonale, dopo aver disorientato l'ex Gastaldello. Poi lo psicodramma si fa concreto al 35', quando è vincente il tap-in in Correa, dopo una prima respinta di Mirante. Lo spettro del crac aleggia nell'aria, ma lo scongiura Destro: il suo colpo di testa su corner all'87' finisce sulla mano del nuovo entrato Alvarez. Per l'arbitro Fabbri è rigore che lo stesso numero 10 trasforma. Se il Bologna, soffrendo, scaccia i fantasmi di una ennesima occasione perduta, non così si può dire per i doriani. Quartultimi, comprensibilmente temono di rivivere la stagione 2010-2011, quando la cessione di Pazzini e Cassano a gennaio significò, a fine anno, retrocessione.
Montella, gara condizionata da arbitri - "Non voglio parlare del rigore, certi atteggiamenti e certe decisioni danno fastidio, ma non mi voglio soffermare su questo. Peccato, eravamo riusciti a recuperare". E' un Vincenzo Montella non del tutto sereno quello che, mostrando fastidio per il risultato, commenta dai microfoni di Sky la sconfitta di misura della Sampdoria a Bologna. "La squadra ha bisogno di continuità - dice ancora il tecnico doriano -, serve sempre qualcosa, come i due gol subiti oggi, per svegliare i ragazzi. Voglio ripartire dall'atteggiamento del secondo tempo. Quagliarella alla Samp? Spesso sento le voci di mercato direttamente dalla stampa, datemi qualche notizia". Poi di nuovo sull'arbitraggio: "glui arbitri sono permalosi: leggono i giornali e fanno pagare cio' che uno dice - dice Montella -. Mi piacerebbe prendere un caffé con loro a fine partita, potrebbe essere una buona cosa. Dovrebbe esserci rispetto reciproco. Credo che la gara di oggi sia stata condizionata. Certo, sbagliare umano, ma non è la prima volta che accade".