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Golden Globe: vince The Revenant. Leonardo DiCaprio premiato, l'abbraccio con Kate Winslet. Ennio Morricone: "Non mi aspettavo il premio"

Riconoscimenti anche per Jennifer Lawrence per Joy, Brie Larson e Kate Winslet

Redazione ANSA

Tre premi per The Revenant (migliore film drammatico, migliore attore drammatico - Leonardo DiCaprio - e il migliore regista, Alejandro Inarritu) e uno anche per l'Italia, a Ennio Morricone per la colonna sonora di Hateful Height, il nuovo film di Quentin Tarantino: è il verdetto della notte dei Golden Globe, i premi assegnati a film e serie tv da 90 giornalisti della stampa estera iscritti alla HFPA (Hollywood Foreign Press Association).

"Sono contento ma non me lo aspettavo, queste cose non si aspettano mai". Lo ha detto a Sky TG24 il compositore Ennio Morricone. In merito all'elogio del regista Quentin Tarantino, che, ritirando il premio al posto del compositore, lo ha paragonato a Mozart, Beethoven e Schubert, Morricone ha detto: "Tarantino esagera, ci vuole un giudizio storico. Il suo è un giudizio immediato, di una persona gentile che ha voluto fare questo elogio, ma bisogna aspettare due secoli per dire quello che ha detto lui"

The Hateful Eight Soundtrack - L'Ultima Diligenza di Red Rock (Ennio Morricone)

"E' una cosa fantastica, voi capite che Ennio Morricone è il mio compositore preferito? E non intendo un compositore qualunque, solo di film, intendo uno come Mozart, come Beethoven, come Schubert", ha detto Tarantino che ha poi proseguito "Ennio Morricone non ha mai vinto un premio singolo per uno dei film che ha fatto. Ha vinto in Italia, ha vinto alla carriera, ma mai qui in America e voglio ringraziarlo: a 87 anni ha realizzato una fantastica colonna sonora e finalmente vinto un premio prestigioso. Voglio salutare anche sua moglie, e poi ha concluso in italiano: Grazie, ciao!"

 

 Le speranze italiane risiedevano anche in Jane Fonda, protagonista di Youth, il film di Paolo Sorrentino girato in inglese, che però si è vista soffiare il premio dalla solita Kate Winslet che ha portato a due i globi ricevuti da Jobs, la pellicola con Michael Fassbender sulla vita di Steve Jobs, che ha vinto anche con Aroon Sorkin per la migliore sceneggiatura. Gloria e standing ovation anche per Sylvester Stallone, che premiato per il suo ruolo da coprotagonista in Creed ha ricevuto l'applauso più caloroso di tutta la serata, che si è svolta con toni leggeri e festosi, come tipico dei Golden Globes. Condotti da uno scoppiettante e molto poco politicamente corretto Ricky Gervais, capace di fare battute come "Beh, andrei più volentieri a bere una cosa con Mel Gibson - preso in giro per il suo presunto antisemitismo - che con Bill Cosby - recentemente condannato per diversi strupri-" a dimostrazione che i Golden, sono molto poco formali e sono considerati una sorta di giocosa festa cui tutti vogliono partecipare. Vincere rimane comunque importante come ha sottolineato Matt Damon che con il suo The Martian ha vinto come migliore attore protagonista in un film non drammatico.

 

Una pellicola che ha regalato un premio anche a Ridley Scott, migliore regista per un film non drammatico. Scontata poi la vittoria nella categoria dei film d'animazione per Inside Out, l'ultimo capolavoro della Pixar, mentre sorprendente, ma meritata, la vittoria come migliore protagonista in un film drammatico per la giovane Bree Larson, che con The Room si è aggiudicata l'ambita statuetta, mentre Jennifer Lawrence ha portato a casa quella come migliore protagonista in una commedia, grazie alla sua ennesima interpretazione magistrale in Joy. Per quanto riguarda i film stranieri, che non vedevano in corsa nessun italiano, ha vinto l'ungherese Son of Saul. Durante la serata Tom Hanks ha consegnato il premio alla carriera a un emozionato Denzel Washington, senza dubbio uno degli attori più prolifici degli ultimi vent'anni.

I Golden Globes, al contrario degli Oscar premiano anche la televisione e i membri dell'Hfpa hanno giudicato come migliore serie drammatica, Mr Robot, mentre come migliore serie comica Mozart in the Jungle. Migliore attore in una serie drammatica Jon Hamm, per Mad Men, mentre per la serie comica ha vinto Gael Garcia Bernal, sempre con Mozart in the jungle. Tra le donne che hanno trionfato nei premi dedicati alla televisione ci sono anche Rachel Bloom, per Crazy ex girlfriend e Taraji P Henson, per Empire. A tenere a battesimo la serata è stato il presidente dell'associazione dei giornalisti stranieri a Hollywood, l'italiano Lorenzo Soria che ha auspicato che "il cinema possa aiutare il mondo a diventare un posto migliore e a combattere le ingiustizie, la violenza e le discriminazioni".

 

 

 

 

 

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