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Sindacati uniti per riforma pensioni. Renzi, 'La faremo, ma a costo zero'

Cgil, Cisl e Uil chiedono al governo di non rinunciare a maggiore flessibilità in uscita. Squinzi, 'Coperture da ricalcolare, problema serio'

I sindacati chiedono al governo di mantenere l'impegno per una riforma delle pensioni che permetta maggiore flessibilità in uscita. Matteo Renzi conferma l'intenzioone di procedere alla revisione dell'attuale sistema, ma viste le difficoltà nel reperire le coperture annuncia che la riforma dovrà essere a costo zero. Per il presidente di Confindustria Squinzi, infatti, quello del finanziamento è "un problema serio" perchè le coperture sono tutte da "rivedere".

Renzi, flessibilità pensioni a mesi ma a somma zero - "Dobbiamo trovare un meccanismo per cui chi vuole andare in pensione un po' prima rinunciando a un po' di soldi possa farlo, il problema è quanto prima e quanti soldi". Lo dice Matteo Renzi a Porta a Porta. "Spererei di farlo nelle prossime settimane e mesi. Sono ottimista ma per lo stato deve essere a somma zero"

Uil, governo ha promesso, no a rinvii flessibilità - "Sarebbe letteralmente incredibile se il Governo, come da indiscrezioni giornalistiche, rinviasse l'introduzione della flessibilità di accesso alla pensione ripetutamente annunciata negli ultimi mesi dal Presidente del Consiglio e dal Ministro del Lavoro". Lo dice in una nota il segretario confederale della Uil, Domenico Poretti. "Non vogliamo credere che ciò accada - aggiunge - perché ci troveremmo di fronte al protrarsi di iniquità ed ingiustizie alle quali tutti dicono di voler porre rimedio".

Cisl, flessibilità necessaria, rinvio sarebbe errore - "Da ormai molto tempo autorevoli esponenti del Governo e del Parlamento hanno condiviso la necessità, più volte sottolineata dalla Cisl e dal sindacato, di ripristinare una flessibilità nell'accesso alla pensione che rimetta nella disponibilità dei lavoratori le scelte relative al pensionamento, per realizzare una gestione più efficace degli esuberi e delle crisi aziendali e per offrire ai giovani nuove opportunità di ingresso in un mercato del lavoro altrimenti bloccato". Lo dichiara il segretario confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli. "Rinviare ulteriormente questo tema sulla base di un calcolo ragioneristico, perché mancano le coperture finanziarie atte a sostenerlo - conclude Petriccioli - sarebbe sbagliato perché le conseguenze dell'aumento repentino dell'età pensionabile, realizzato con la legge Fornero, sono sotto gli occhi di tutti e il mantenimento della rigidità nell'accesso alla pensione rischia di riprodurre nuovi disagi economici e sociali, con effetti negativi sul funzionamento del mercato del lavoro, sulla produttività del sistema economico, e, indirettamente, sulla stessa finanza pubblica".

Cgil, flessbilità serve per equità e lavoro giovani - "È indispensabile che la legge di stabilità affronti il tema delle pensioni, introducendo quella flessibilità necessaria da un lato a dare risposte più eque a chi è in procinto di uscire dal mondo del lavoro e dall'altro in grado di consentire l'accesso allo stesso per i giovani. Le risorse, quando vi è l'intenzione, si cercano e si trovano". Così Vera Lamonica, segretaria confederale della Cgil, interviene nel dibattito sulla previdenza. "La flessibilità in uscita - spiega Lamonica - è necessaria per dare risposte ai lavoratori e alle lavoratrici che non possono rimanere al lavoro perché svolgono mansioni improponibili alle età previste, perché precoci o perché non hanno più un'occupazione". "Ma è necessaria anche perché - prosegue - come oramai riconosciuto da tutti, ministro Poletti compreso, se non si consentono uscite graduali e flessibili si continua a bloccare l'accesso dei giovani al lavoro". Per la dirigente sindacale "la priorità del Paese deve essere l'occupazione e sarebbe inaccettabile non affrontare oggi anche questo tema". La segretaria confederale sottolinea come la Legge Fornero abbia prodotto "risparmi colossali", "tali da consentire interventi di attenuazione della rigidità e dell'iniquità che la caratterizzano". Per quanto riguarda la relativa copertura finanziaria "le scelte di politica economica annunciate dal governo dimostrano che, quando lo si vuole, le risorse si cercano e si trovano". "Per la Cgil - conclude Lamonica - lavoro ai giovani e pensioni debbono essere le priorità".

Squinzi, coperture da rivedere, problema serio - "Le coperture sono tutte da rivedere e da ricalcolare. Quindi non mi posso esprimere, comunque il problema è serio". Così da Bologna il leader degli industriali, Giorgio Squinzi, ha risposto a chi gli chiedeva un commento sulla difficoltà nel trovare le coperture per l'ipotizzata flessibilità in uscita dal mondo del lavoro.

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