Barbara Di Filippo Romano di Viareggio (Lucca) ha vinto con la poesia 'Voce tradita' la XXVI edizione del concorso 'L'Ecologia: Ambiente e Natura' indetto dalla rivista bimestrale 'L'Areopago Letterario' diretta da Michele Sessa.
Al secondo posto ex aequo Aurora Cantini di Nembro (Bergamo) con 'Come una libellula' e Giovanni Caso di Siano (Salerno) con 'Elegia alla Solofrana'; al terzo posto ex aequo Ignazio Gaudiosi di La Spezia con 'Cinque Terre ed oltre' e Luciano Gentiletti di Rocca Priora (Roma) con il testo in vernacolo romanesco 'La Tera incazzata'.
La premiazione avverrà sabato 6 giugno nell'aula consiliare del Comune di Fisciano (Salerno).
Questo il messaggio lanciato dalla rivista presentando la XXVI edizione del premio: "Poeti, artisti, voi che siete amanti del bello, salvate il pianeta Terra con il suo ambiente e la sua natura suggerendo, con la vostra partecipazione, messaggi ed azioni, perche' la cultura possa dare una mano alla Natura"
LA RIVISTA L'AEROPAGO LETTERARIO
Per la sezione pittura (dedicata a Clelia Sessa) vince il primo premio Domenico Terenziano di Bellizzi (Salerno) con 'Natura alluvionata', il secondo premio è per Nicola Della Corte di Mercato San Severino (Salerno) con 'L’ultima sarcina'; al terzo posto Alfonso Capasso di Nocera Superiore (Salerno) con 'Il segreto dell’acqua'. Per lasezione giovanissimi (intitolata a Diego Fiume), per la sezione poesia, primo premio ex aequo a Samuel Labianca da Trinitapoli (Barletta), Clelia Portanova di Lancusi di Fisciano (Salerno) e Vittorio Vavuso di Coperchia di Pellezzano (Salerno. Secondo premio per Ylenia Labianca di Trinitapoli (Barletta). Per il disegno, primo premio a Michele Sessa di Lancusi di FIsciano (Salerno).
Premi speciali saranno assegnati al Comune di Torraca (Salerno) perchè 'prima città a Led', all’oratorio San Domenico Savio di Gaiano di Fisciano (Salerno) e all’istituto professionale “ Palmieri” di Benevento per oggetti realizzati con materiali da riciclo. Un premio speciale alla carriera verrà assegnato al tenore Bruno Venturini.
Ecco in antemprima la poesia vincitrice
"VOCE TRADITA"
(di Barbara Di Filippo Romano)
Piegate dalla grandine e dal vento
chiome vedove d’inverno
diramano i tronchi in rugginosi coralli
sul fondale ghiacciato.
Un susseguirsi lento di monti accompagna il viaggio,
triangoli di neve e fiabe
sui pendii bruniti; qualcuno disboscato
dai piedi al ventre
e grigio di calcare: scala maestosa e cruda per giganti
risorsa e trionfo d’immorali,
poi case di abitanti.
E un lungo nero manto tra muraglie
che fingono uccelli in volo
diretti chissà dove
lontano dagli affetti.
Estate, ardua fatica,
bevi a una fonte muta
quindi non ti disseti,
ma godi dei profumi
di sale, d’alghe e di brillanti scaglie:
è lì la tua speranza.
Oh, non per molto!
Ti interroga un sentiero di chiusura,
di chi non ha memoria,
esule cuore da ciò che non è ancora.
Nessuna traccia di fraintendimenti,
solo un tappeto inaridito al vento.
Così giovane donna vai lasciando lenti
passi del domani
sull’erbe secche del pineto.
Sfiora una languida pioggia
le curve tese dell’ombrello
in un lacrimoso tratteggio:
confine di stagioni.
Lo sguardo a una voce
che tu sola hai udito.
Nessuno ha chiamato il tuo nome
Voce tradita.