(ANSA) - NORCIA (PERUGIA), 19 FEB - L'Autorità nazionale anticorruzione ha invitato gli enti pubblici impegnati nella ricostruzione post sisma a sospendere le procedure di affidamento di importo superiore a 50 mila euro "affinché vengano sottoposte al controllo preventivo di Anac o comunque fino all'adozione di nuovi accordi" rispetto a quanto dispone l'articolo 32 del decreto legge del 17 ottobre 2016 che riguarda appunto l'attività di controllo dell'Anticorruzione nell'abito della ricostruzione. A rendere nota la circolare, inviata nei giorni scorsi dall'Ufficio speciale ricostruzione a tutti i comuni e alle Province, è il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno. Ma l'Anac replica a stretto giro: " non è così, nulla è cambiato"
"Si tratta di un nuovo irrigidimento di un percorso già fin troppo rigido che, con la finalità del controllo di legittimità degli atti prodotti, finisce per penalizzare l'avvio della ricostruzione pubblica" ha detto all'ANSA il sindaco Alemanno. "Continuo a ritenere - ha aggiunto - che queste misure, adottate con le migliori intenzioni di arginare fenomeno malavitosi, finiscono per rendere la vita impossibile ai professionisti seri e facilitano, invece, quanti con estrema semplicità si procurano tutte le necessarie certificazioni, magari false. Non credo - ha concluso Alemanno - che sia questa la strada maestra per avviare la ricostruzione". Sono invece permessi, alle stazioni appaltanti, gli affidamenti di servizi di ingegneria e architettura per il recupero dell'edilizia pubblica, per opere inferiori ai 50 mila euro, mediante procedura negoziata.
"L'Anac non ha invitato ad alcuna interruzione delle procedure di affidamento di importo superiore a 50mila euro, come erroneamente affermato dal sindaco di Norcia Nicola Alemanno". Così, in una nota, l'Autorità nazionale Anticorruzione, replica alle dichiarazioni del sindaco di Norcia. "La lettera alla quale fa riferimento il primo cittadino, inviata dall'Ufficio speciale per la Ricostruzione in Umbria e che evidentemente il primo cittadino non ha compreso, fa riferimento a una circostanza molto semplice: con il trasferimento di alcune competenze sulla ricostruzione pubblica dalla struttura commissariale alle Regioni, tutte le procedure oltre 50mila euro vanno preventivamente sottoposte al controllo di legalità dell'Autorità anticorruzione. Esattamente come avvenuto finora con tutte le gare bandite dal Commissario e come
del resto previsto dalla legge. Allo stesso modo, le procedure inferiori a 50mila euro potranno continuare a essere affidate in automatico e comunicate all'Anac in un secondo momento".
"Quanto ai rallentamenti paventati dal sindaco Alemanno - conclude Anac - sono smentiti dai fatti: l'Autorità anticorruzione finora ha controllato 54 appalti, per un totale di 241 pareri, rilasciati mediamente dopo appena quattro giorni dall'invio della documentazione e allo stato attuale dalla Regione Umbria non è pervenuto neppure un atto relativo alla ricostruzione pubblica".(ANSA).