(ANSA) - ROMA, 30 NOV - "E' terribile non riconoscere più i luoghi in cui si è vissuti, il terremoto è come un Alzheimer per una comunità. Per chi con quei luoghi e quelle opere ha convissuto per anni, le immagini di distruzione provocano un indicibile dolore". A parlare è l'arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, intervenuto al convegno della Pontificia università gregoriana "Ricomporre l'identità". Il vescovo chiede che si acceleri sulla "ricostruzione, tutti ne parlano ma non si vede ancora la realizzazione. Nella nostra diocesi ci sono duecento chiese inutilizzabili, a Norcia non si può contare su un solo edificio di culto". Boccardo evidenzia che nelle chiese per le quali si è deciso di intervenire comunque "le macerie non sono ancora state rimosse. Occorre garantire massima sicurezza, superando il rapporto feticista con il passato perché priorità è restituire alla gente della Valnerina una vita dignitosa, quella grande bellezza di cui sentiamo grande nostalgia".(ANSA).