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Marche, Regioni per modifiche d.Crimi

Ceriscioli, segnale importante, presto documento

(ANSA) - ANCONA, 28 MAR - "Per la prima volta la Conferenza dei presidenti delle Regioni ha chiesto alla Commissione competente di valutare i nostri emendamenti al decreto Crimi sul sisma. Il sostegno ricevuto oggi è un segnale molto importante perché rimette al centro del dibattito politico e istituzionale la ricostruzione post terremoto. Un sostegno reale che porterà l'approvazione di un documento nella prossima seduta. Un confronto al quale sono stati invitati anche il sottosegretario Crimi e il capo della Protezione Civile Borrelli, dai quali la Conferenza si attende risposte adeguate e celeri". Così il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, intervenendo a Roma alla Conferenza dei presidenti delle Regioni. "Con i nostri emendamenti vogliamo assicurare la possibilità di lavorare alle imprese del territorio nelle opere pubbliche - ha detto Ceriscioli -. Ci auguriamo che almeno la metà di tutti i lavori che saranno necessari per la ricostruzione sarà assegnata alle imprese delle quattro regioni del cratere. Vogliamo poter reclutare personale, da mettere a disposizione dell'Ufficio per la Ricostruzione, in forme più flessibili perché il meccanismo della mobilità da altri enti non funziona. Potremmo avere a costo zero 100 persone in più che lavorano con risorse già stanziate - ha sottolineato -. Chiediamo anche lo sblocco dei 40 milioni di euro messi a disposizione dalla Camera dei deputati per investimenti sul personale, il ripristino dell'intesa con le Regioni per l'approvazione delle ordinanze, e lo stanziamento di fondi statali per l'attuazione del Patto per la Ricostruzione". Andando nel dettaglio, il presidente ha illustrato una serie di proposte condivise con il tavolo tecnico dei sindacati e delle categorie economiche. In particolare: autocertificazione presentata da un progettista per la ricostruzione 'leggera' privata e produttiva, affidamento di servizi e lavori con procedura negoziata fino a 5 milioni di euro per le opere pubbliche, ripristino dell'intesa con i presidenti delle Regioni per approvare le ordinanze.(ANSA).
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