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Paura terremoto torna in centro Italia

Forte scossa nella notte, la gente di nuovo in strada

(di Claudio Sebastiani e Gianluigi Basilietti) (ANSA) - PERUGIA, 1 SET - La paura del terremoto è tornata all'improvviso, come quasi sempre nella notte, nell'area appenninica tra Umbria, Marche e Lazio già devastata dal sisma di appena tre anni fa. Alle 2.02 del primo settembre con una scossa di magnitudo 4.1 con epicentro a quattro chilometri da Norcia (Perugia), 13 da Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) e 14 da Accumoli (Rieti). Uno degli oltre 110 mila eventi localizzati dall'Ingv nelle aree del sisma dall'inizio della crisi. Un terremoto "assimilabile, per localizzazione e profondità agli eventi succedutisi in questi tre anni", secondo gli esperti. Nessun danno evidente segnalato ma in tanti sono scesi in strada, lasciando per qualche ora anche le casette fatte appositamente per resistere alla terra che trema. A Norcia la paura è tornata per coloro che avevano già fatto ritorno nelle abitazioni dopo il sisma del 2016 e per chi alloggiava nelle poche strutture ricettive aperte. La gente è restata in piazza San Benedetto qualche ora. "È una storia senza fine, a livello psicologico queste scosse ci devastano", ha detto Gianni Coccia, agricoltore e animatore della comunità di Castelluccio. "Eravamo da poco andati a dormire quando la terra ha di nuovo tremato - ha raccontato - e ti torna in mente tutto quello che hai vissuto in questi ultimi tre anni e ti chiedi: ma chi me lo fa fare di continuare a restare qui? La risposta la trovi nell'amore per la propria terra". Sensazioni che tornano anche nelle parole di Catia Ulivucci, commerciante: "Anche se viviamo in una casetta sicura, la paura non ti abbandona mai in questi casi e poi pensi al tuo lavoro e al futuro e la preoccupazione ti assale". Sensazioni simili a quelle vissute ad Arquata del Tronto. "Sarà dura dormire ma non molliamo", ha detto il vicesindaco, Michele Franchi, durante la notte. La gente si è riversata in strada anche ad Amatrice, Accumoli e Cittareale, alcuni dei comuni del reatino. Le verifiche sugli edifici già messi in sicurezza non hanno comunque evidenziato un aggravamento dei danni. "Abbiamo fatto dei sopralluoghi a tutti i principali siti - ha spiegato il sindaco di Norcia Nicola Alemanno - e constatato che le messe in sicurezza hanno tutte ben tenuto". Anche la Basilica di San Benedetto non ha evidenziato ulteriori danni, come ha confermato la soprintendente Marica Mercalli. "Gli interventi di messa in sicurezza (con la grande 'gabbia' che sostiene la facciata - ndr) stanno tenendo bene" ha detto. Ricominceranno invece le verifiche sugli edifici privati con danni lievi, ha spiegato il presidente della Regione Umbria Fabio Paparelli. "Rimettiamo in moto una macchina che non si è mai fermata" ha aggiunto. Sul piano politico Paparelli ha chiesto che "la ricostruzione sia al centro del programma del nuovo Governo". Servono infatti - ha spiegato - "norme per far ripartire i territori colpiti". A Norcia e nelle altre aree colpite è però intanto di nuovo un momento difficile. "Perché la paura del terremoto - ha spiegato il sindaco Alemanno - è qualcosa che ti sedimenta dentro e che torna con tutta la sua prepotenza non appena senti il boato della terra". (ANSA).
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