476 domande ricostruzione presentate.Consegnate tutte le casette
(ANSA) - ROMA, 14 AGO - Due anni dopo il terremoto che ha
devastato Amatrice, Accumuli, Arquata e Pescara del Tronto, lo
Stato ha già investito nell'area a cavallo tra il Lazio e le
Marche 252,3 milioni, soldi al netto di quelli spesi per la
prima emergenza, già tutti stanziati e in parte già tramutati in
progetti realizzati sul territorio.
I numeri aggiornati sull'impegno dello Stato arrivano
dall'ufficio del Commissario per la ricostruzione Paola De
Micheli e indicano che buona parte di questi fondi, 190,3
milioni sui 252 totali, sono stati investiti per la
ricostruzione pubblica. Nel dettaglio, per le opere di
urbanizzazione sono stanti stanziati 47 milioni per 3 interventi
e per i 33 interventi sulle opere pubbliche sono invece stati
investiti 50 milioni. Per i 3 interventi sulle scuole
l'investimento è stato di 20,7 milioni, 27,1 milioni sono invece
serviti a finanziare 25 interventi nel settore dei beni
culturali, 12,3 riguardano i 3 interventi previsti sulle caserme
e 28,2 milioni sono invece i soldi utilizzati per i 38
interventi sul dissesto. 5,4 milioni, infine, sono stati
stanziati per altri progetti.
"I numeri dimostrano che la ricostruzione è partita -
commenta il commissario De Micheli - sia pure tra difficoltà
molte delle quali legate alla situazione idrogeologica del
territorio che stiamo cercando di superare. Lo Stato e tutte le
istituzioni pubbliche sono impegnate senza risparmio di energie
per restituire speranza alle comunità colpite dal terremoto del
2016. Ora è fondamentale la fiducia dei cittadini, la loro
volontà di ricostruire e di tornare a vivere nelle proprie
abitazioni, più belle sicure di prima".
Per quanto riguarda invece la ricostruzione privata, sono
state al momento presentate 476 domande per circa 52 milioni
richiesti. Complessivamente sono 173 i cantieri.
Quanto ai numeri relativi all'assistenza alla popolazione,
dai dati del Dipartimento della Protezione Civile emerge che
sono state consegnate 537 casette (le Sae, Soluzioni abitative
d'emergenza) al comune di Amatrice, 200 a quello di Accumuli e
201 a quello di Arquata del Tronto. Di fatto, tutte le richieste
dei sindaci su questo fronte sono state soddisfatte. Sulla carta
restavano da realizzare 13 casette nel comune di Arquata, ma non
è ancora stata decisa l'area e non è detto che la richiesta
iniziale abbia un seguito. Sono invece 761 nel Lazio e 451 ad
Arquata le persone che ancora usufruiscono del Cas, il
contributo di autonoma sistemazione. Infine, ad oggi ci sono
ancora 55 persone ospitate in hotel o strutture predisposte ad
hoc: 12 di Amatrice, 2 di Accumuli e 41 di Arquata del Tronto.
(ANSA).
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA