Un modello tridimensionale che riproduce fedelmente il borgo di Amatrice (Rieti), ai primi decenni del secolo scorso, è il primo quadro conoscitivo per l'avviamento della fase di progettazione urbanistica e della raccolta di proposte e contributi in vista della ricostruzione del comune reatino colpito dal sisma. Il plastico di Amatrice, che sarà presentato ufficialmente venerdì 18 maggio alle 12, a Roma, all'Officina Materia e Forma di via Alessandro VII n. 23, è stato realizzato su iniziativa del Comune di Amatrice grazie alla Fondazione Dino ed Ernesta Santarelli Onlus.
Il plastico, costruito dallo studio Officina Materia e Forma dell'architetto Marco Travaglini, sulla base degli studi del professor Alessandro Viscogliosi del Dipartimento Storia, Disegno, Restauro e Architettura della Sapienza Università di Roma, riproduce fedelmente sin nei dettagli l'antico Borgo come si presentava nella prima metà del Novecento. Il Progetto sarà presentato anche nel corso della Biennale di Architettura di Venezia con una installazione sospesa al soffitto del Padiglione del Concilio Europeo dell'Arte. La Torre Civica, realizzata in scala 1:50, è stata ricostruita fedelmente secondo il disegno originario con la tecnica dell'incisione laser e acquarellata a mano, mentre il plastico dell'intero Borgo è realizzato in scala 1:100.
"La popolazione - commenta il sindaco facente funzione di Amatrice Filippo Palombini - sarà parte attiva di questo processo di ricostruzione, in ogni suo stadio, dalla progettazione alla pianificazione attuativa. Dobbiamo giungere a una condivisione più completa possibile del futuro della nostra Città". Il plastico, una volta ultimato il Parco Don Minozzi, resterà esposto ad Amatrice.