(ANSA) - FARRA DI SOLIGO (TREVISO), 20 GIU - "Di fronte alla dilagante burocrazia che tende a scaricare sempre ad altri scelte importanti, il compito della politica deve essere quello di investire sulla prevenzione, affinché di fronte alle calamità naturali, non si debba continuare a contare le vittime". Lo ha detto la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, partecipando ieri sera a un dibattito a Farra di Soligo assieme a monsignor Domenico Pompili, vescovo della Diocesi di Rieti, di cui fa parte Amatrice, colpita dal sisma di agosto. "Non è più accettabile - ha detto Serracchiani - che gli uomini non si preoccupino di quelle che possono essere le gravi conseguenze di una calamità naturale. Troppo spesso gestiamo, anche bene, le emergenze, ma la verità è che spesso ci si dimentica di fare prevenzione seria e intelligente. Ed è questo il compito che dovrebbe svolgere la politica, ossia risolvere i problemi mettendo in atto quelle iniziative utili per il territorio. Bisogna assumersi delle responsabilità - ha precisato - in un Paese in cui le carte e la burocrazia tendono a scaricare agli altri l'onore di compiere scelte importanti". Ricordando il Friuli nel 1976, Serracchiani ha sottolineato che "allora, a seguito delle immagini di devastazione che rimbalzarono in tutto il mondo arrivarono in Friuli tantissimi aiuti e si riuscì a capire che di fronte alle tragedie di quel tipo serviva essere attrezzati. Così ebbe origine la Protezione civile che oggi è un fiore all'occhiello a livello nazionale", e ha citato le realizzazioni della Protezione civile Fvg ad Amatrice e a Sarnano (Macerata), dove è in fase di costruzione una nuova scuola materna. (ANSA).