(ANSA) - ROMA, 18 GEN - "Serve un approccio inverso"
rispetto a quello proposto nel Disegno di legge sul consumo del
suolo, promuovendo "la rigenerazione urbana come principale
strumento per contrastare lo spreco" del territorio, perché "il
contenimento del consumo di suolo deve essere, come accade nei
più avanzati Paesi europei, la logica conseguenza delle
politiche di rigenerazione, e non imposto per legge, senza un
adeguato progetto anche economico di rigenerazione" urbana. E'
quanto hanno affermato i membri della Rete delle professioni
tecniche (Rtp), nel corso dell'audizione sul provvedimento nella
Commissione Ambiente del Senato. Le categorie professionali
tecniche (rappresentate a palazzo Madama dai vertici degli
Ordini degli ingegneri, architetti, periti industriali, dottori
agronomi e forestali e geometri) hanno sottolineato come
"l'urgenza di una riforma organica sia motivata dalle profonde
modifiche intervenute nella geografia territoriale,
nell'economia, nella società e dalle istanze ecologiche rese
drammaticamente attuali dal manifestarsi degli effetti dei
cambiamenti climatici in atto. La limitazione del consumo di
suolo è, infatti, unitamente alla messa in sicurezza del
territorio, una priorità assoluta: la ripresa dell'intero Paese
non può procedere senza proteggere il territorio dalle minacce
del dissesto idrogeologico", hanno concluso. (ANSA).