(ANSA) - ROMA, 20 GEN - "Il prolungamento dello stato di
emergenza nazionale rende quanto mai urgente un intervento per
la conferma anche per il 2022 della periodicità semestrale di
trasmissione telematica dei dati relativi alle spese sanitarie e
veterinarie, già prevista per l'anno 2021 dal decreto del
Ragioniere generale dello Stato del 29 gennaio 2021". Questa la
richiesta formulata dai tre commissari straordinari del
Consiglio nazionale dei commercialisti, Rosario Giorgio Costa,
Paolo Giugliano e Maria Rachele Vigani, in una lettera inviata
oggi al ministro dell'Economia, Daniele Franco. "Per le spese
sostenute dal 1° gennaio 2022 il decreto del ministero del 19
ottobre 2020 prevede, infatti, che la trasmissione telematica
dei dati debba essere effettuata entro la fine del mese
successivo alla data del documento fiscale, con una periodicità,
pertanto, mensile".
Trattandosi di un adempimento finalizzato alla
predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata da
parte dell'Agenzia delle entrate - da mettere a disposizione dei
contribuenti entro il 30 aprile dell'anno successivo a quello di
riferimento -, "è evidente - secondo Costa, Giugliano e Vigani -
come la periodicità mensile di trasmissione dei predetti dati a
decorrere dal 2022 sia del tutto ingiustificata non solo, come
ricordato, in questo particolare periodo di emergenza nazionale,
ma anche in relazione alla tempistica da prevedere a regime,
dovendo tali dati confluire, come detto, nella dichiarazione
precompilata che l'Agenzia delle entrate rende disponibile non
prima del mese di aprile dell'anno successivo (2023 per le spese
relative al 2022). La periodicità mensile si manifesta peraltro
oltremodo stringente, in particolare per i dati delle spese
sanitarie risultanti da fatture che, ancora oggi, sono emesse in
formato cartaceo da medici e operatori sanitari, in ottemperanza
agli obblighi di protezione dei dati personali dei pazienti, e
che richiedono dunque, necessariamente, anche un lavoro di data
entry per la trasmissione telematica degli stessi al Sistema
Tessera Sanitaria". Un intervento nel senso auspicato "avrebbe
inoltre - concludono i commercialisti - il pregio di eliminare
dieci adempimenti "inutili" e di contribuire efficacemente al
tanto auspicato processo di semplificazione degli adempimenti e
di razionalizzazione del calendario delle scadenze fiscali,
ancora oggi in via di realizzazione", si chiude la nota. (ANSA).