(ANSA) - ROMA, 05 SET - "Quanto sta accadendo in queste
settimane con gli Isa (Indici sintetici di affidabilità fiscale)
è l'ultima di una ormai lunghissima serie di violazioni
sistematiche dello Statuto del Contribuente" ed "inascoltate
sono rimaste fino ad oggi le legittime e ragionevoli richieste
della nostra categoria, affinché il Governo prendesse atto
?della non ancora raggiunta stabilità dello strumento, soggetto
a continui aggiustamenti ancora fino agli ultimi giorni di
agosto", perciò "non possiamo che condividere la sollecitazione
avanzata dall'Associazione italiana dottori commercialisti
(Aidc) e dall'Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed
esperti contabili (Ungdcec) rivolta a tutti i Garanti dei
contribuenti d'Italia, affinché rassegnino in massa le proprie
dimissioni. Si tratterebbe di un gesto altamente simbolico che
potrebbe accrescere l'attenzione della politica sul tema per noi
cruciale del sostanziale rispetto dello Statuto". A dichiararlo
il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti Massimo
Miani, a proposito della situazione caotica che riguarda l'uso
degli Isa (gli ex studi di settore, ndr). "Il mio auspicio è
che, d'ora in avanti, imprese e professionisti possano condurre
assieme una battaglia per il rispetto pieno dello Statuto del
contribuente, battendosi anche per il suo innalzamento a norma
di rango costituzionale, come noi commercialisti proponiamo
ormai da anni. Si tratta di una battaglia di civiltà da condurre
assieme nell'interesse generale della collettività", chiosa il
vertice dei professionisti. (ANSA).