(ANSA) - ROMA, 29 GEN - Il regolamento sul regime
patrimoniale tra coniugi e quello sugli effetti patrimoniali
delle unioni registrate "sono ora applicabili nel quadro di una
procedura di cooperazione rafforzata che coinvolge attualmente
18 Stati membri: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia,
Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo,
Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovenia,
Spagna e Svezia". Lo evidenzia, in una nota, il Cnue,
l'organismo dei notai d'Europa. "Grazie ai due regolamenti, le
norme sul conflitto di leggi sono ormai unificate tra gli Stati
membri che partecipano alla cooperazione rafforzata per
determinare la legge applicabile e le autorità giurisdizionali
competenti a decidere sulla divisione del patrimonio in caso di
separazione della coppia o di decesso: ad esempio, a una coppia
franco-tedesca che vive a Bruxelles, le disposizioni dei
regolamenti consentiranno di scegliere la legge della loro
residenza abituale (legge belga) o della loro cittadinanza
(legge francese o tedesca), garantendo loro una migliore
possibilità di pianificazione e, quindi, una maggiore certezza
giuridica". Il presidente del Cnue, Pierre-Luc Vogel pensa che
"l'applicazione di questi due regolamenti sia un'eccellente
notizia per i cittadini europei che, per motivi familiari o
professionali, intrattengono stretti legami in diversi Stati
membri". In collaborazione con l'Unione Europea, "il Cnue ha
investito nella formazione di migliaia di notai europei: la
piattaforma della Rete Notarile Europea (www.enn-rne.eu) mette a
disposizione dei notai gli strumenti pratici per semplificare la
gestione dei casi transfrontalieri, tra cui una rete di
interlocutori nazionali, opuscoli esplicativi sui regolamenti,
banche dati giuridiche". (ANSA).