(ANSA) - ROMA, 13 SET - E' stata "integrazione delle
conoscenze" la frase chiave della seconda mattinata di lavori
del sessantatreesimo congresso nazionale degli ingegneri, che si
svolge a Roma, all'Hotel Ergife: nel corso dei dibattiti,
infatti, sono stati affrontati i nuovi fronti di sviluppo
professionale che possono scaturire dalla gestione dei Big data,
dall'intelligenza artificiale e dalla cybersecurity, nello
scenario di quella, oramai, che viene definita la 'Industria
4.0'. Le opportunità lavorative per la categoria, secondo il
direttore del Laboratorio nazionale intelligenza artificiale
Rita Cucchiara, possono nascere anche prima di arrivare alla
laurea, grazie all'interazione fra il mondo accademico e quello
dell'impresa, "soprattutto nella fase di start-up". E se, come
ha evidenziato il presidente di Federmanager Stefano Cuzzilla,
alle competenze tecniche gli ingegneri, se vogliono aprirsi un
varco nel mercato del lavoro, devono associare quelle
dirigenziali (conoscendo tutti gli aspetti della gestione
d'azienda, con particolare attenzione verso le risorse umane),
il sottosegretario allo Sviluppo economico Davide Crippa ha
posto l'accento sull'importanza di agire insieme agli altri
dicasteri (a quelli delle Infrastrutture e dell'Istruzione, in
particolare) per studiare iniziative comuni per arginare la
"fuga dei cervelli", creando nel nostro Paese le condizioni
perché gli ingegneri possano restare, dopo la laurea. O, ha
sottolineato Cucchiara, "almeno, rientrare, dopo una valida
esperienza professionale all'estero". (ANSA).