(ANSA) - ROMA, 13 SET - "Numeri alla mano", i commercialisti
esprimono perplessità sul rapporto costi-benefici della
riduzione al 22% dell'attuale aliquota Irpef del 23%". Calcoli
alla mano, dice il presidente nazionale Massimo Miani in
audizione in Commissione Finanze al Senato, sulla base delle
dichiarazioni del 2017, il taglio di un punto percentuale "costa
ben 4,1 miliardi di euro ma, interessando tutti i 30,8 milioni
di contribuenti che dichiarano un'imposta netta positiva,
determina un vantaggio individuale molto esiguo, pari a 12,5
euro al mese per i 22 milioni di contribuenti che dichiarano un
reddito superiore a 15.000 euro e pari a 7,3 euro al mese per
gli 8,8 milioni di contribuenti che dichiarano meno di 15.000
euro". (ANSA).