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Professioni

Professioni valgono 12,8% Pil

Confprofessioni, 'gap' fra psicologi (20.000) e notai (244.000)

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 15 NOV - Il fatturato complessivo dei liberi professionisti italiani "risulta in tendenziale crescita negli ultimi anni", con un volume d'affari passato dai 188 milioni 440.000 euro del 2011 agli oltre 211 milioni del 2015: da queste somme si desume che il contributo delle loro attività al Prodotto interno lordo (Pil) nazionale nel 2015 era del "12,8%", mentre nel 2011 era pari all'11,5%. Lo si legge nel Rapporto 2017 sulle libere professioni (basato sull'esame dei dati dell'Adepp, l'Associazione delle Casse previdenziali private, e della Società Sose del Ministero dell'Economia che si è occupata dei soggetti interessati dagli studi di settore, ndr) dell'Osservatorio di Confprofessioni, illustrato dal coordinatore Paolo Feltrin, in apertura del congresso dell'organizzazione, oggi, a Roma. Le entrate medie riconducibili al 2015 per le principali professioni ordinistiche "evidenziano", si legge, "il persistere di un importante divario" tra categorie: si passa, infatti, "dai 20.000 euro annui degli studi di psicologia ai 244.000 delle attività notarili". Complessivamente, "il reddito medio nelle professioni ordinistiche (limitatamente, però, ai segmenti coperti dagli studi di settore) incontra diverse fluttuazioni tra il 2006 e oggi, attestandosi, tuttavia, al 2015 sullo stesso valore registrato a inizio periodo: 46.000 euro annui". (ANSA).
   

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