(ANSA) - ROMA, 15 NOV - Con "poco meno di 1 milione 400.000
unità," i liberi professionisti, alla fine del 2016,
costituiscono "oltre il 5% delle forze lavoro in Italia e il 25%
del complesso del lavoro indipendente". Nel nostro Paese ci sono
24 esponenti di diverse categorie ogni 1.000 abitanti, quota che
sale nelle regioni settentrionali e cala al Sud: si passa,
infatti, "da 30 unità per 1.000 abitanti in Emilia Romagna a 14
in Calabria e, in generale, in tutto il Mezzogiorno tale valore
non supera le 21 unità". Lo si legge nel rapporto
dell'Osservatorio di Confprofessioni, presentato stamattina, a
Roma, al congresso dell'organizzazione. Quanto, poi,
all'identikit del comparto, "le libere professioni si dimostrano
essere un settore prevalentemente maschile", poiché "due terzi
sono uomini"; il dato, si legge, è abbastanza omogeneo sul
territorio nazionale, mentre la presenza femminile va diminuendo
dal Centro-Nord (37%) al Mezzogiorno (30%). L'età media è,
infine, ritenuta "elevata", visto che (sebbene nella maggior
parte dei casi i professionisti debbano investire alcuni anni
nel tirocinio/praticantato, o nei percorsi di specializzazione
'post-lauream') è di "46,4 anni". Ed è, si legge nel documento,
"nell'ultimo decennio aumentata complessivamente di circa due
anni". (ANSA).