(ANSA) - ROMA, 04 OTT - La proroga al 16 ottobre dello
Spesometro non accontenta del tutto i commercialisti italiani.
"Avevamo chiesto di spostare a metà ottobre i termini già lo
scorso luglio. Ci avevano detto che era impossibile, poi, di
rinvio in rinvio, a quella data si è finalmente arrivati. Meglio
tardi che mai. Ma resta ancora del tutto irrisolto il nodo delle
sanzioni, tema sul quale il Governo continua a non esprimersi
ufficialmente", afferma il presidente nazionale Massimo Miani,
aggiungendo di non sapere "ancora se questo adempimento sarà
alla fine considerato sperimentale e quindi se le sanzioni
saranno effettivamente sospese, senza se e senza ma, come
chiediamo da settimane. Arrivati a questo punto di questa
tragicommedia, è questo il cuore del problema, non più l'ormai
stucchevole balletto sulle date". Lo slittamento dell'obbligo,
prosegue, "è la presa d'atto finale di una pesante sconfitta
dell'operazione Spesometro alla quale si è voluti andare
incontro nonostante i commercialisti avessero lanciato, sin
dallo scorso anno, ripetuti allarmi sulla inaudita complessità
dell'adempimento", chiude. (ANSA).