(ANSA) - ROMA, 22 SET - Nella lotta all'economia criminale,
nel nostro Paese, occorre una "gestione rigorosa e seria dei
beni, dal momento del sequestro sino a quello della confisca
definitiva": questo l'appello lanciato dal Consiglio nazionale
dei commercialisti nel corso di un convegno oggi a Montesilvano
(Pescara), dedicato all'economia criminale, nel quale la
categoria ha espresso "forti riserve" su alcuni aspetti del
nuovo Codice antimafia, in corso di approvazione parlamentare.
"La riforma - scrivono in un documento i professionisti -
esprime una logica punitiva per la figura e il ruolo del custode
e dell'amministratore giudiziario e, quindi, del commercialista
chiamato per legge ad assumere tali ruoli", mentre "un'efficace
lotta all'economia criminale impone, al contrario, una
valorizzazione proprio del ruolo del custode/amministratore
giudiziario, oltre che della fase di gestione dei beni". (ANSA).