(ANSA) - ROMA, 20 SET - Bisogna "aggiornare i parametri
tariffari" usati nel contenzioso giudiziario per determinare i
compensi dei professionisti e "inseriti come punto di
riferimento nel Disegno di legge sull'equo compenso", perché
"soprattutto le professioni tecniche sono soggette a continue
innovazioni", quindi quelle somme indicate dai ministeri
vigilanti degli Ordini alcuni anni fa "potrebbero non essere
adeguate". Ad affermarlo il presidente della Rete delle
professioni tecniche (Rtp) Armando Zambrano, oggi in audizione
nella Commissione Lavoro di palazzo Madama, a proposito del
testo sull'equo compenso per le prestazioni svolte da esponenti
di varie categorie iscritti ad Ordini e Collegi. "L'equo
compenso - va avanti - serve soprattutto nei rapporti fra
professionisti e clienti privati, in una logica di tutela del
committente che, spesso, pensa che pagando di meno, potrà avere
una prestazione di qualità. Definendo un costo minimo, al di
sotto del quale non è possibile andare - conclude - il cliente
sa che, al di sotto di un certo importo, è bene avere dubbi
sulla bontà del servizio richiesto al professionista". (ANSA).