(ANSA) - ROMA, 16 OTT - E' arrivato il momento di "chiarire
il regime Irap dei professionisti, istituto che ha dato luogo a
problemi e confusioni", e un provvedimento in tale direzione
"alleggerirebbe non poco il carico fiscale in capo ai
professionisti", che invocano da tempo "l'accesso al piano
Industria 4.0 per sostenere i processi di aggregazione, anche
societaria, tra i professionisti", attraverso una detassazione
delle società tra giovani lavoratori autonomi "nella fase di
start-up". Ad affermarlo oggi una delegazione di
Confprofessioni, nella Commissione Finanze della Camera.
Analizzando il provvedimento di semplificazioni fiscali su cui
l'organismo di Montecitorio presieduto da Carla Ruocco (M5s) sta
compiendo un ciclo di audizioni, l'organizzazione che raggruppa
diverse categorie professionali ha affrontato l'articolo 21 del
provvedimento che, è stato evidenziato, "mira ad estendere ai
liberi professionisti e lavoratori autonomi che optino per il
regime di contabilità ordinaria il metodo della tassazione
separata ad aliquota fissa del 24% dei proventi mantenuti a
disposizione dell'attività economica, e non prelevati come
reddito personale, secondo quanto già previsto per le imprese".
Sul piatto "ci sono 500 milioni di euro" che "potrebbero esser
allocati in maniera diversa e più aderente alle previsioni del
Def e della Legge di bilancio. Se, infatti, il Governo sembra
orientato ad abolire l'Iri (l'Imposta sui redditi
imprenditoriali), appare contraddittorio introdurre un
meccanismo in capo ai liberi professionisti che ricalca,
appunto, il medesimo modello. Senza contare - chiude
Confprofessioni - la mole di adempimenti che rischiano di
diventare addirittura più gravosi e meno convenienti rispetto al
beneficio fiscale previsto dall'imposta sul reddito
professionale". (ANSA).