I commercialisti italiani "non sono contrari" alla fatturazione elettronica, e "all'evoluzione tecnologica del Paese, però temiamo di arrivare a questi appuntamenti importanti senza essere preparati", perciò "l'introduzione graduale di questo adempimento, partendo dalle grandi imprese per arrivare alle più piccole nel giro di un paio d'anni, penso sia la cosa più saggia da fare". Parola del presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti Massimo Miani, che ha preso parte oggi a Telefisco 2018 del Sole 24 ore.
Ricordando che la fattura telematica "sarà obbligatoria dal primo gennaio 2019, ma viene anticipata al primo luglio 2018 per alcune attività", il numero uno della categoria professionale ha affermato di essere "curioso" di "vedere come partirà quest'anno, ad esempio per i distributori di carburante: forse - ha sottolineato - si creeranno ingorghi non solo telematici, ma anche stradali, se ogni persona che farà rifornimento dovrà chiedere la fatturazione elettronica. Non credo che sia valsa la pena anticipare l'introduzione di questo adempimento, quando nella manovra era stata comunque introdotta la tracciabilità della spesa del carburante, che poteva risolvere il problema attraverso l'acquisto con carta di credito", ha concluso Miani.
(ANSA).