(ANSA) - ROMA, 07 NOV - Nel decreto fiscale collegato alla
manovra economica "vengono riproposti, ancora una volta,
emendamenti volti ad allargare prerogative proprie dei
commercialisti ad altri soggetti", ossia "si cerca di estendere
il visto di conformità e la rappresentanza ed assistenza tecnica
nei processi tributari ai revisori legali". Si tratta di
emendamenti che "rappresentano un ulteriore tentativo di
defraudare la nostra professione di prerogative e competenze". A
denunziarlo, in una nota unitaria, i sindacati dei
commercialisti Adc, Aidc, Anc, Andoc, Unagraco, Ungdcec ed
Unico, ricordando che i professionisti associativi "non svolgono
la professione sotto la vigilanza del Ministero della Giustizia,
non possono garantire un'adeguata preparazione che assicuri la
prestazione diversamente dai professionisti iscritti agli
Ordini, non hanno sostenuto un esame di Stato per l'abilitazione
all'esercizio della professione, non sono soggetti al rispetto
di codici deontologici ed al controllo sull'operato per la
tutela dei terzi, garantito dai Consigli di disciplina che
possono applicare severe sanzioni, sino ad arrivare alla
sospensione del professionista". Le associazioni, dunque,
esprimono "contrarietà" a tali possibili estensioni di
competenze, che "porterebbero ad un solo risultato: attribuire
di funzioni di garanzia a soggetti che non posseggono le dovute
competenze, procurando un danno non solo a chi le possiede, ma
anche ai cittadini, che si vedrebbero spogliati di tutele cui
hanno diritto", si chiude la nota dei commercialisti. (ANSA).