(ANSA) - ROMA, 23 OTT - "Dal 2019 si prospettano scenari
ancor più preoccupanti rispetto alle già copiose complicazioni
che i contribuenti hanno dovuto affrontare dall'inizio del
2017", soprattutto a causa della comunicazione dei dati e delle
fatture (il cosiddetto Spesometro): è stata, infatti, espressa
in questi giorni "l'opportunità del ritorno dal 2018 allo
Spesometro annuale" da parte del Parlamento, al lavoro sulla
Legge di Bilancio (ma "semestrale secondo l'Agenzia delle
Entrate"), però "il Governo vuole accelerare sull'introduzione
generalizzata della fatturazione elettronica esclusiva
sopprimendo, nel contempo, lo Spesometro, salvo introdurre un
ulteriore adempimento addirittura a scadenza mensile di
proibitiva gestione (praticamente un nuovo Spesometro delle
operazioni da/verso l'estero), come conferma la bozza del Ddl
della manovra economica 2018". Lo si legge nella nota congiunta
del presidente dell'Anc (Associazione nazionale commercialisti)
Marco Cuchel e del vicepresidente con delega alla
Semplificazione Pa e fiscale della Confimi (Confederazione
dell'industria manifatturiera italiana e dell'impresa privata)
Flavio Lorenzin. "A prescindere dal paradossale ed inaccettabile
aumento di adempimenti", sottolineano, "siamo fermamente
contrari non tanto alla fatturazione elettronica XML in sé,
quanto al suo obbligo generalizzato a decorrere dal 2019 con
anticipazione già da luglio 2018 per cessioni di benzina o di
gasolio destinati ad essere utilizzati come carburanti per
motori", nonché per "prestazioni rese da soggetti subappaltatori
nei confronti dell'appaltatore principale nel quadro di un
contratto di appalto di lavori, servizi o forniture stipulato
con una amministrazione pubblica". (ANSA).