(ANSA) - ROMA, 02 OTT - Le associazioni dei commercialisti
Adc, Aidc, Anc, Andoc, Unagraco, Ungdcec e Unico "sin dal
principio, hanno segnalato" le "conseguenze che il nuovo
adempimento delle comunicazioni trimestrali Iva avrebbe
comportato sul piano delle sanzioni e delle oggettive
limitazioni all'utilizzo dell'istituto del ravvedimento
operoso". Tuttavia, poiché "nonostante le varie proposte
formulate in occasione degli incontri ufficiali" con
l'Amministrazione finanziaria "nulla è stato fatto" i sindacati
del professionisti, riuniti in coordinamento, chiedono "la
modifica di tale disposizione normativa, inserendola nella più
ampia proposta di nuova revisione del sistema sanzionatorio
secondo i principi di proporzionalità ed equità". Lo si legge in
una nota, in cui, ricordando che "lo scorso 12 giugno è scaduto
il termine per la trasmissione dei dati della liquidazione Iva
relativi al primo trimestre 2017", i commercialisti spiegano che
"per le anomalie riscontrate, l'Agenzia delle Entrate, dopo le
lettere d'invito alla 'compliance' spedite ai contribuenti nel
mese di luglio, sta provvedendo, in questi giorni, con l'invio
degli avvisi di irregolarità" a "richiedere la regolarizzazione
delle posizioni, per omesso o carente versamento dell'imposta,
entro il termine di 30 giorni". Tali avvisi di irregolarità, si
specifica, "escludono per il contribuente il ricorso al
ravvedimento operoso, prevedendo la sola possibilità di
riduzione della sanzione al 10%". Ecco, dunque, perché le
associazioni invocano una correzione della norma. (ANSA).