(ANSA) - ROMA, 19 SET - "L'equo compenso rappresenta il
giusto riconoscimento del nostro costante e crescente
investimento sulla qualità dei servizi professionali, che in
Italia è ai massimi livelli", visto che "i professionisti
italiani investono quotidianamente il loro tempo e le loro
risorse nella formazione continua e nell'innovazione
tecnologica, e sono soggetti a obblighi deontologici ed
assicurativi, a vantaggio dell'utenza". Così il presidente di
Confprofessioni Gaetano Stella si esprime a proposito del
Disegno di legge per fissare dei livelli di remunerazione per le
prestazioni professionali, nella Commissione Lavoro del Senato.
In particolare, sottolinea il vertice del sindacato delle varie
categorie, bisogna "individuare dei parametri vincolanti, al di
sotto dei quali le Pubbliche amministrazioni non possono
affidare incarichi, pena l'illegittimità del procedimento
amministrativo e del relativo contratto", nel contempo occorre
"un'apposita integrazione e revisione del Codice degli appalti
per impedire lo svuotamento dei compensi professionali inerenti
le opere pubbliche", operazione che, incalza, "contribuirebbe a
risolvere 'ab origine' molte delle problematiche relative alla
determinazione dei compensi nei rapporti tra professionisti e
Pubblica amministrazione". (ANSA).