(ANSA) - ROMA, 17 MAG - Il Codice del terzo settore (dopo il
via libera del Consiglio dei ministri dello scorso venerdì agli
ultimi 3 decreti che completano l'attuazione della delega della
riforma, che dovranno essere esaminati dal Parlamento per poi
tornare a Palazzo Chigi, ndr) è "un intervento normativo con una
grande ambizione: da un lato punta a riformare il comparto,
dall'altro a mettere ordine in una materia multiforme", vista la
varietà di imprese e personale che vi operano. A dirlo il
vicepresidente del Consiglio nazionale del Notariato Albino
Farina, commentando l'approvazione governativa dei restanti
decreti attuativi della disciplina che, come ha riferito il
ministro del Lavoro Giuliano Poletti, riguarda "300.000
associazioni no profit del nostro Paese, circa un milione di
lavoratori e 5 milioni di volontari". Il Notariato "saluta con
favore l'intento riformatorio del Governo ed è pronto ad
assumersi le sue nuove responsabilità", visto che la categoria
"ne sarà protagonista, soprattutto nella fase del riconoscimento
della personalità giuridica degli Enti ai fini dell'iscrizione
nel Registro unico nazionale del terzo settore. L'esperienza che
abbiamo accumulato nel tempo sul fronte societario - conclude -
adesso la trasfondiamo anche in una materia che ha bisogno di
semplificazione, di tempi rapidi e, naturalmente, di sicurezza".
(ANSA).