(ANSA) - BRUXELLES, 25 NOV - L'Italia è tra i Paesi Ue con la
più alta percentuale di resistenza antibiotica. Lo rivela un
recente studio del Centro europeo per la prevenzione e il
controllo delle malattie (Ocdc) che ha registrato l'evoluzione
delle resistenze dal 2012 al 2015 in tutta l'Ue.
Per quanto riguarda la resistenza ad antibiotici come i
chinoloni, le cefalosporine di terza generazione e gli
amminoglicosidi (una classe di antibiotici ad ampio spettro
d'azione) per quanto riguarda il batterio Klebsiella pneumoniae,
in Italia si registrano il 29,7 per cento di resistenza a fronte
di una media Ue del 18,6 per cento. Una percentuale tuttavia in
calo rispetto al 2012, quando si attestava al 33,9 per cento.
Alta la percentuale di resistenza anche agli antibiotici contro
la Escherichia coli: 30,1 per cento a fronte della media Ue del
13,1 per cento - in questo caso in aumento rispetto al 2012
(26,3). Ancora più alto il tasso di resistenza rispetto al
batterio Acinetobacter: 72,6 per cento in Italia - in
diminuzione rispetto al 2012 (77,4). (ANSA)