Destinazione Europa per i professionisti italiani. Il mercato comune è un approdo naturale per le libere professioni, ma ancora vincoli e ostacoli ne limitano la libera circolazione. Per analizzare in chiave europea le sfide e le problematiche del settore, casse previdenziali e ordini, studiosi e politici si riuniranno a Capri per il forum dell'Adepp 'Wise-Europa, professioni, sviluppo sostenibile' dal 16 al 18 settembre."Dovremo avere la capacità di dare un'apertura e una lettura in chiave europea delle problematiche che i nostri professionisti hanno", afferma il presidente dell'associazione delle casse previdenziali, Alberto Oliveti, che indica quattro priorità da affrontare: la riduzione dei redditi, le problematiche di genere, la questione generazionale e le difficoltà geografiche di alcuni territori. "Siamo convinti che interfacciandoci con l'Europa in maniera bidirezionale, sapendo intercettare le potenzialità che l'Europa offre e anche avendo la capacità di interagire in maniera propositiva, possiamo contribuire a ridurre queste dinamiche", aggiunge il presidente Adepp. La "svolta", nei rapporti con Bruxelles, spiega Oliveri, è arrivata con l'equiparazione dei professionisti alle piccole e medie imprese per l'accesso ai fondi comunitari, a seguito della quale il governo italiano ha destinato 260 milioni di euro ai fondi europei per i professionisti. Uno degli artefici di questa svolta, Antonio Tajani, allora vicepresidente della Commissione europea oggi con la stessa carica all'Europarlamento, a poco più di due anni dall'approvazione delle linee d'azione europee osserva come sia "ancora presto per tracciare un bilancio". "Il meccanismo è partito - spiega Tajani, che parteciperà al forum Adepp - e c'è molto movimento tra i professionisti ma si potrebbe fare di più, all'interno degli ordini e delle associazioni per far arrivare le informazioni a livello locale".
Tajani ha presentato nei giorni scorsi un'interrogazione alla Commissione europea per chiedere se ha in programma nuove iniziative per i professionisti, se dispone di dati degli Stati membri sull'uso dei fondi per questi lavoratori e se intende creare una banca dati con le informazioni su fondi nazionali e comunitari per incentivare i professionisti a esercitare oltre il confine nazionale. "Con circa 4 milioni Di imprese, 11 milioni di lavoratori e un fatturato di quasi 500 miliardi di euro l'anno i liberi professionisti costituiscono un vero valore aggiunto per l'Ue", osserva Tajani.