(ANSA) - ROMA, 27 GEN - L'Enpam, Ente di previdenza dei
medici e degli odontoiatri, "ribadisce l'assoluta contrarietà a
un eventuale passaggio alla dipendenza dei medici di famiglia
attuali e futuri", e essendo "deputato a tutelare il reddito
professionale da lavoro autonomo, ha calcolato che un eventuale
mutazione del rapporto di lavoro, anche solo dei futuri medici
convenzionati, metterebbe a rischio l'equilibrio del sistema
previdenziale e il pagamento delle pensioni già maturate". Lo si
legge in una nota, in relazione ai contenuti del Pnrr, Piano
nazionale di ripresa e resilienza. "Grazie agli sforzi fatti
dall'intera categoria, l'Enpam - con le regole attuali - è,
invece, l'ente più patrimonializzato d'Italia, con una solidità
dimostrata a 50 anni e oltre". Va sottolineato, va avanti la
Cassa presieduta da Alberto Oliveti, "che le alternative non
mancano. Nell'ambito dell'accordo collettivo nazionale dei
medici di medicina generale sono infatti previsti sia meccanismi
di remunerazione per quota capitaria, che esprime la libera
scelta del cittadino e il rapporto di fiducia con il curante,
sia compensi per quota oraria. Quest'ultima modalità, già
utilizzata per la continuità assistenziale, può essere negoziata
tra le parti anche per altre finalità, senza uscire dal solco
del lavoro autonomo e senza che ciò crei effetti negativi sulla
sostenibilità della previdenza", si legge, in conclusione.
(ANSA).