(ANSA) - ROMA, 01 OTT - La priorità, oggi, deve esser
"collegare strettamente l'accesso al corso di laurea con le
specializzazioni, facendo in modo che chi comincia a studiare
Medicina abbia la certezza di poter, poi, completare il ciclo
diventando specialista nelle discipline tradizionali, o in
Medicina generale. Comunque, un medico laureato, non dotato di
specializzazione, deve poter lavorare mentre completa il ciclo
di studio specialistico. Dal corso di laurea deve uscire un
medico operativo". Parola del presidente dell'Enpam (Ente di
previdenza dei 'camici bianchi') Alberto Oliveti, che in un
dibattito ha affrontato il tema del 'numero chiuso' nelle
università: "Sarebbe opportuno alzare il numero programmato del
10-15%, rispetto ai fabbisogni rilevati per il settore pubblico.
I nostri medici, infatti, hanno sbocchi anche in altri ambiti e
non tutti necessariamente all'interno del Servizio sanitario
nazionale italiano. Il settore privato deve poter contare su
risorse dedicate, contribuendo inoltre a formarle, per una
giusta competizione con il pubblico", ha detto. "Nel caso degli
odontoiatri - ha aggiunto la guida della Cassa pensionistica -
il problema è diverso rispetto ai medici, ma è sempre legato
alle prospettive di lavoro: i laureati in Odontoiatria
completano il loro corso di studi che oggi dura sei anni ma alla
fine, per via di una normativa che risale a quando il corso di
laurea specifico non esisteva, il loro titolo non consente di
accedere ai concorsi per il Servizio sanitario nazionale. Bene
ha fatto, dunque, il presidente della Commissione albo
odontoiatri a sollecitare l'eliminazione del titolo di
specializzazione per l'accesso all'odontoiatria pubblica", ha
chiuso Oliveti. (ANSA).