(ANSA) - ROMA, 03 FEB - Via libera alla "indennità di paternità se la madre non lavora, o non esercita la libera professione". A concederla ai suoi iscritti Inarcassa (Ente previdenziale di ingegneri e architetti liberi professionisti), grazie al provvedimento che estende le tutele rispetto alle norme vigenti, approvato dai Ministeri vigilanti (Lavoro ed Economia, ndr) e deliberato dal Comitato nazionale dell'Ente lo scorso aprile. Fino ad oggi l'indennità di paternità veniva riconosciuta per la nascita del figlio o per l'ingresso in famiglia di un minore adottato o affidato, nei casi di abbandono, morte o grave infermità della madre, purché fosse anch'ella libera professionista. Ora si "riconosce all'iscritto un'indennità anche quando la madre non si una libera professionista o una lavoratrice, per il periodo in cui non ne abbia diritto, per i tre mesi successivi all'ingresso del bambino in famiglia". Plauso del presidente di Inarcassa Giuseppe Santoro: "Il nostro è un percorso che mette in campo le migliori energie coniugate con le 'best practice 'più avanzate, per divenire un soggetto in grado di accompagnare gli iscritti durante tutto l'arco della vita. Un welfare di ultima generazione, pensato non solo per una popolazione che invecchia, ma rivolto ai tutti i nostri associati", chiude.
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