''Soddisfazione'' per l'introduzione di meccanismi incentivanti per i Fondi pensione e le Casse di previdenza che destineranno le loro risorse in investimenti nell'economia reale del Paese, come previsto in sede di esame della legge di stabilità al Senato, viene espressa dal presidente della Commissione parlamentare di controllo sulle attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, Lello Di Gioia. Mentre le aliquote di tassazione degli investimenti effettuati da fondi e casse su attività finanziarie restano quelle introdotte dal Governo durante l'esame alla Camera, e che prevedono l'aumento al 20% per i fondi e al 26% per le Casse, per l'impiego del risparmio previdenziale in investimenti destinati a finanziare l'economia reale del Paese si prevede un'agevolazione fiscale con tassazione, rispettivamente all'11,5 e al 20%, spiega Di Gioia. ''Spetterà al ministero dell'Economia l'individuazione delle attività e delle modalità di investimento dei fondi pensione e delle casse che potranno, così, beneficiare di un credito d'imposta che riporterebbe il livello della tassazione, per tali investimenti a sostegno del Paese, a quanto vigente prima dell'intervento del Governo con il ddl di stabilità''. L'introduzione di misure di incentivazione è in linea con quanto indicato nella relazione che la Commissione ha presentato lo scorso luglio e con la mozione accolta dal Governo e approvata a larga maggioranza dalla Camera il 3 dicembre passato. ''In essa - spiega il presidente Di Gioia - si propone di far sì che la previdenza complementare possa essere incentivata ad effettuare investimenti non più solo nel settore finanziario ma anche a sostegno del sistema Paese, per iniziative di sviluppo infrastrutturale''. In tal modo, si otterrà il risultato sia di garantire un rendimento adeguato agli investitori previdenziali, in modo da assicurare l'equilibrio finanziario degli enti la cui finalità principale è il pagamento delle pensioni ai lavoratori interessati, sia di reperire nuove risorse finanziarie con modalità alternative.
''Ci troviamo in un momento in cui il Paese ha bisogno di ottimizzare i propri investimenti ed evitare che ingenti risorse derivanti dal risparmio dei lavoratori italiani siano, some accade attualmente, destinate per più del 70% all'estero'' conclude Di Gioia.