(ANSA) - PISA, 12 GEN - Il 2022 si apre con una domanda di
lavoro in lieve crescita nella provincia di Pisa. I dati del
Sistema informativo Excelsior, indagine realizzata da
Unioncamere in collaborazione con Anpal ed elaborati dalla
Camera di Commercio di Pisa segnalano infatti una crescita della
domanda di lavoro delle imprese pisane con dipendenti del
settore industriale e dei servizi del 3% tra il gennaio 2020
(mese ancora prepandemico) ed il gennaio 2022.
Il dato relativo al primo mese del 2022, rispetto al 2020,
torna perfettamente in linea rispetto al dato della Toscana e
lievemente superiore al complesso del Paese che ha fatto
registrare una flessione di circa l'1%), spiega l'ente camerale.
In termini di valori assoluti, a gennaio 2022 le imprese pisane
prevedono di assumere 3.160 persone pari ad un incremento di 90
unità rispetto al gennaio 2020 e di 930 rispetto al gennaio 2021
quando, però, eravamo nella fase acuta della pandemia. Le
imprese che prevedono assunzioni nel primo mese del 2022 saranno
pari al 11% del totale e si conferma, anche se in lieve calo, il
gap domanda-offerta di lavoro in provincia: il 36% delle
assunzioni previste saranno difficili da attuare per la
difficoltà delle imprese nel reperire i profili desiderati. "Si
conferma nel primo mese del 2022 la tendenza a crescere della
domanda di lavoro espressa dalle aziende pisane e il dato, pur
non essendo entusiasmante - spiega Valter Tamburini, commissario
straordinario della Camera di commercio di Pisa -, torna almeno
ad allinearsi a quello regionale e nazionale rispetto ai quali
eravamo al di sotto nelle rilevazioni dei mesi precedenti.
Preoccupante il dato del turismo e del commercio sui quali
continuano a pesare le rinnovate incertezze legate all'andamento
dell'epidemia nelle ultime settimane. Perdono terreno anche il
manifatturiero e l'edilizia che nei mesi scorsi avevano dato
segnali incoraggianti. Si ripresenta, infine, come a livello
nazionale, lo scarto tra domanda e offerta di lavoro ed un
impegno per mitigare questo fenomeno si impone ormai come
autentica priorità. Un quadro complesso e non certo
rassicurante, soprattutto per le difficoltà di settori, come il
commercio e il turismo, che nella nostra provincia sono
strategici e sui quali, prima della recrudescenza dell'emergenza
sanitaria, si potevano prevedere momenti di ripresa. La
programmazione per il 2022 terrà conto della necessità di
operare su più fronti". (ANSA).