(ANSA) - CROTONE, 28 LUG - L'Ufficio Studi della Camera di
Commercio di Crotone ha elaborato i dati dell'ultima indagine
campionaria a cadenza trimestrale sulla domanda di lavoro
espressa dalle imprese dell'industria e dei servizi, realizzata
da Unioncamere e dall'ANPAL nell'ambito del Sistema Informativo
Excelsior, relativi alle previsioni occupazionali per il periodo
Luglio - Settembre 2021. Dati, è scritto in una nota, che
"evidenziano una previsione occupazionale di 3.140 nuove
assunzioni di cui 1.620 nel mese di luglio 2021 nella provincia
di Crotone, di 15.600 nella regione Calabria e complessivamente
in Italia circa 534.000. Le previsioni luglio 2021 risultano
essere superiori persino a quella registrata a luglio 2019 di
ben 380 unità e di 760 unità rispetto allo stesso mese dell'anno
precedente".
"I più qualificati osservatori economici stanno registrando
negli ultimi mesi segnali di ripresa e crescita economica in
tutto paese - è il commento del Commissario straordinario della
Camera di commercio di Crotone Alfio Pugliese -. Crescono
notevolmente i flussi delle assunzioni nel nostro territorio,
soprattutto nel mese di luglio, assunzioni necessarie per
fronteggiare la stagione estiva e ripartire dopo le diverse
chiusure causa Covid-19".
Nel 23% dei casi, prosegue la nota, "le entrate saranno
stabili, ossia con contratti a tempo indeterminato o di
apprendistato, mentre per il restante 77% si tratterà di
contratti a termine; nello specifico, di contratti a tempo
determinato o altra tipologia contrattuale con durata
predefinita". Le nuove assunzioni, secondo l'elaborazione, si
concentreranno per l'83% dei casi nel settore dei servizi, il
restante 17% nel settore industria e per l'86% nelle imprese con
meno di 50 dipendenti. Nel dettaglio, rispetto alle 1.620
assunzioni circa 750 unità saranno assunte nel settore dei
servizi di alloggio e ristorazione, servizi turistici, 220 unità
settore dei servizi operativi di supporto alle imprese e alle
persone, 150 unità nel settore dedicato ai servizi alle persone,
140 unità nel settore del commercio, 130 unità nel settore delle
costruzioni, e infine 240 unità ad altri settori. In base alla
classe dimensionale circa l'85,7% delle nuove assunzioni
riguarderà imprese fino a 49 dipendenti (circa 1.388 unità);
mentre l'11,3% interesserà le imprese con dipendenti da 50-249
unità (circa 182 unità) e il restante 3% ad imprese con classe
dimensionale superiore a 250 dipendenti (circa 50 unità). Circa
l'8% delle nuove assunzioni sarà destinato alle figure di
dirigenti, specialisti e tecnici (quota inferiore alla media
nazionale, 16%); il 53% destinato ai professionisti commerciali
e dei servizi, il 12% destinato alle figure operai,
specializzati e conduttori impianti; il 12% destinato a profili
generici e infine il 6% destinato agli impiegati.
Le nuove assunzioni interesseranno per il 26% giovani, con
meno di 30 anni di età e verrà richiesta al 70% esperienza
professionale specifica o nello stesso settore. Infine in base
al titolo di studio all'8% dei nuovi assunti verrà richiesta la
laurea; al 30% il diploma scuola media superiore; al 31% dei
casi la qualifica o diploma professionale mentre la scuola
dell'obbligo verrà richiesta solo nel 30% delle nuove
assunzioni.
In 30 casi su 100, conclude la nota, le imprese prevedono di
avere difficoltà a trovare i profili desiderati, e prevedono
assunzioni pari al 20% del totale richiesto. Le professioni più
difficili da reperire risultano rientrare per il 43,4% nell'area
della logistica; circa il 41,2% nell'area amministrativa, il
34,5% nell'area aziendale dedicata alla produzione di beni ed
erogazione del servizio, il 26,6% nelle aree tecniche e della
progettazione e infine il 9,9% nelle aree commerciali e della
vendita. (ANSA).