(ANSA) - BOLOGNA, 24 FEB - Nonostante la pandemia da Covid-19
nel 2020 le imprese straniere in Emilia-Romagna sono cresciute -
del 2,8% - in modo più dinamico che negli ultimi cinque anni,
con incremento soprattuto nei settori delle costruzioni (+3%) e
del commercio (+2,1%). È quanto emerge dai dati del registro
delle imprese delle Camere di commercio elaborati da Unioncamere
regionale.
Alla fine del 2020 le imprese attive straniere sono risultate
50.639, quindi il 12,7% del totale delle imprese regionali.
Rispetto alla fine del 2019, sono aumentate di 1.388 unità, con
un'ulteriore accelerazione della crescita, che risulta con il
tasso di variazione più elevato degli ultimi cinque anni.
La crescita è evidente soprattutto nelle costruzioni, secondo
gli analisti la più numericamente significativa degli ultimi
nove anni, in particolare nei lavori di costruzione
specializzati (+2,9%), settore nel quale la quota di imprese
estere è pari al 32,5%.
Nei servizi, l'apporto maggiore viene dalla crescita, la più
forte degli ultimi quattro anni, che le imprese estere riescono
a registrare anche nel commercio (+2,1%), all'ingrosso e al
dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli (+8,7%),
mentre le imprese non estere diminuiscono dell'1,9%. Accelera la
crescita nelle altre attività di servizi (+6,6%), trainate dai
servizi per la persona.
Viceversa, le imprese di nati in Italia diminuiscono del 2%.
Più contenuta (+2,2%) la crescita delle imprese estere nei
servizi di alloggio e ristorazione con un aumento in gran parte
dovuto alla ristorazione, attività nella quale le imprese estere
sono arrivate a essere il 18,6% delle attive. In accelerazione
la crescita delle imprese estere in agricoltura (+6,9%), mentre
si riducono dell'1,9% le imprese agricole non straniere. (ANSA).