(ANSA) - AREZZO, 28 SET - "Entro l'1 ottobre ogni impresa
dovrà aver comunicato al registro delle imprese il proprio
domicilio digitale (Pec) attivo e univocamente riconducibile
all'impresa stessa. A stabilirlo è il Decreto semplificazioni
convertito in legge l'11 settembre 2020. Possedere un indirizzo
di posta elettronica certificata, che facilita i rapporti con la
Pa, era già un obbligo dal 2008 per le società e dal 2012 per le
imprese individuali. Ma se la mancata comunicazione prevedeva
finora solo una sospensione temporanea per l'invio di pratiche
telematiche al Registro imprese, ora invece può comportare una
sanzione pecuniaria". Lo ricorda la Camera di commercio di
Arezzo.
"Tale obbligo riguarda quindi tutte le imprese costituite in
forma societaria o individuale - sottolinea la Cciaa in una nota
-, già iscritte al Registro delle imprese, che non avessero
ancora comunicato il proprio indirizzo Pec, o il cui domicilio
digitale sia stato cancellato d'ufficio, o per le quali il
proprio domicilio digitale, seppur dichiarato, sia inattivo. Le
imprese inadempienti dovranno regolarizzare entro l'1 ottobre la
propria posizione con la relativa comunicazione al Registro
delle Imprese competente per territorio". La Cciaa ricorda che
"l'iscrizione o la variazione della propria Pec nel Registro
imprese non costa nulla: si tratta di adempimenti gratuiti,
esenti da bolli, diritti, tariffe". (ANSA).