(ANSA) - CROTONE, 11 MAG - "L'economia già fragile della
provincia di Crotone è messa a dura prova dall'emergenza COVID,
e, purtroppo non sempre le imprese, in special modo quelle di
micro e piccole dimensioni, sono nelle condizioni di avvalersi
del canale bancario per accedere alle misure di sostegno
individuate dal Governo. Diventa, pertanto, urgente ed
indispensabile individuare delle strade alternative per
sostenere i piccoli imprenditori. Bisogna trovare il modo per
utilizzare a tale scopo i beni confiscati alle mafie e i fondi
antiusura". Lo afferma il presidente della Camera di commercio
di Crotone Alfio Pugliese.
"Purtroppo - prosegue - nel momento attuale l'alternativa per
molti piccoli imprenditori è tra la scelta di chiudere o di
rivolgersi a canali illeciti di finanziamento. La prima
soluzione metterebbe in ginocchio il già fragile sistema
socioeconomico della provincia di Crotone. La seconda
prospettiva, come ha evidenziato più volte il Procuratore
Gratteri, non farebbe altro che rafforzare la presenza
dell'anti-Stato sul territorio. Le mafie, sappiamo, offrono
aiuto al solo fine di riciclare danaro sporco e conquistare col
tempo il predominio sulle proprie vittime, accaparrandosi le
imprese ed il governo dell'economia locale. Chi decide di
avviare un'impresa nel Sud lo fa nella consapevolezza di dover
fronteggiare delle condizioni di partenza diverse. Eppure molti
imprenditori seri hanno continuato a fare impresa nonostante il
deficit infrastrutturale e la concorrenza sleale di chi opera
con capitali provenienti da attività illecite. E' arrivato il
momento di aiutare gli imprenditori seri a continuare a fare
impresa evitando che subentrino in campo gli usurai. Lo Stato
deve essere al fianco degli imprenditori usando le risorse che
provengono dall'attività della criminalità organizzata:
impiegare il denaro sporco per rimetterlo in circolo
nell'economia sana a vantaggio delle tante imprese che nel tempo
hanno dimostrato di agire nella correttezza e che ora sono in
ginocchio per l'emergenza covid. Si tratta di beni mobili e
immobili confiscati ma anche dei fondi a disposizione delle
Prefetture per la prevenzione dell'usura. Si tratta di risorse
che per la maggior parte sono state confiscate al Sud e che
devono essere destinate alle aziende di tali territori".
"Auspichiamo che tale ennesimo appello non rimanga
inascoltato - conclude Pugliese - e ci rendiamo sin da subito
disponibili a collaborare con il Governo, con la Regione e con
le istituzioni locali per poter individuare delle soluzioni
percorribili anche da chi al momento, per una serie di vincoli,
non può accedere ai canali bancari".