(ANSA) - VENEZIA, 28 FEB - Volevano acquistare all'estero il
prosecco, ma hanno chiesto ai produttori veneti un "certificato
di sanità", per la 'sindrome' da Coronavirus.
A renderlo noto i vertici della Camera di commercio del
Veneto, che hanno definito "paradossale quanto sta accadendo sul
prodotto veneto per il risalto, in negativo, delle vicende
sanitarie. In una settimana - è stato detto - si è rasentata la
follia, nessuna critica alla Regione Veneto, anzi la salute
prima di tutto, ma i risvolti evidenziati da questi casi
dimostrano a che cosa si sta esponendo la regione sul fronte
produttivo".
"Oggi il vino - ha detto il presidente di Unioncamere Veneto,
Mario Pozza - domani tutta la filiera alimentare ed altro, a
danno delle nostre 5.500 imprese associate. Poi il masochismo
interno, con Regioni e località del sud che dicono 'no' ai
turisti del Nord non rendendosi conto che il turismo è per tutti
una delle maggiori imprese: si ricordassero invece come il
Veneto accolga sempre e comunque - ha concluso - il cosiddetto
turismo sanitario". (ANSA).