(ANSA) - GENOVA, 13 DIC - Dal 2013 ad oggi gli aumenti per la
raccolta dei rifiuti e per il servizio idrico in Liguria sono
sempre stati al di sopra della media nazionale, denunciano le
imprese, che chiedono di rivedere l'intero ciclo dei rifiuti e
lanciano la proposta di realizzare impianti di smaltimento
eco-compatibili nelle aree del Parco del Ponte. Secondo il
report annuale presentato dalla Camera di commercio di Genova
alle associazioni di categoria di commercio, industria,
costruzione, agricoltura e consumatori, le tariffe di acqua e
rifiuti in Liguria tra il 2013 e il 2019 sono aumentate
rispettivamente del 44,3% e dell'11,1%, vale a dire +0,7% e +
11,7% rispetto al dato nazionale. A Genova negli ultimi due anni
il rincaro ha rallentato: scendendo per i rifiuti dal 14,2% del
periodo 2013/2017 allo 0,8% del 2017/2019 e per quanto riguarda
l'acqua, dal 31,1% al 6,7%, ma resta elevato. "Il tavolo delle
associazioni - spiega una nota della Camera di commercio -
riconosce lo sforzo fatto dal Comune di Genova che negli ultimi
due anni si è accollato gli extracosti derivanti dalla chiusura
di Scarpino e dal crollo di Ponte Morandi, ma ribadisce che i
livelli di imposizione restano comunque pesanti e le imprese non
sono in grado di sopportarli".
Le imprese chiedono di ripensare la gestione del ciclo dei
rifiuti. E fra le proposte c'è la costruzione, nel Parco del
Ponte, di impianti di smaltimento eco-compatibili di materie
prime secondarie (materiali di scarto di lavorazione delle
materie prime o derivati dal recupero e riciclaggio rifiuti) e
rifiuti ingombranti "che compenserebbero le gravi perdite subite
dalla filiera a seguito del crollo e aprirebbero nuove
opportunità nel campo dell'economia circolare". (ANSA).