(ANSA) - PALERMO, 21 OTT - La Camera di Commercio di Palermo
ed Enna, che ha in carico 205 pensionati a fronte di 89
dipendenti di ruolo in servizio, al netto degli oneri
pensionistici pari a 7,6 milioni di euro, avrebbe prodotto nel
2018 un avanzo di gestione di 5,6 milioni. "È proprio su questo
- sottolinea Albanese - che abbiamo lavorato riuscendo ad
ottenere due risultati importantissimi: l'autorizzazione alla
costituzione, dopo 50 anni, da parte della Regione siciliana che
esercita la vigilanza sugli enti camerali, di un unico Fondo
pensioni camerali e l'introduzione nella legge finanziaria
nazionale (L. 205/2017) di un articolo (comma 784) che prevede
la salvaguardia delle camere di commercio in condizioni di
predissesto strutturale (e quindi tutti gli enti siciliani),
permettendo di aumentare il diritto annuale sino al 50% del
valore. Risultati raggiunti grazie al lavoro di consiglio e
giunta camerale che hanno condiviso ogni passaggio sin dal
principio, nella consapevolezza dell'estrema precarietà
economica in cui versava l'ente". Precarietà fotografata nel
'Programma pluriennale di rientro dal deficit strutturale',
approvato all'unanimità il 24 gennaio 2018, nel quale, con
grande realismo, sono state previste perdite almeno fino al
2022. Un disavanzo di gestione che già nel consuntivo 2018 la
Camera è riuscita a ridurre, chiudendo con un deficit di 2
milioni di euro, contro i 6,4 del 2017 e contro i 3 previsti nel
programma quinquennale. (ANSA).