(ANSA) - BOLOGNA, 10 OTT - E' andato alle Camere di Commercio
dell'Emilia-Romagna e a tre scuole del territorio il premio
Wefree di San Patrignano, come riconoscimento all'ente e agli
istituti che per primi hanno creduto in un progetto di
alternanza scuola lavoro legato al suo progetto di prevenzione
WeFree.
In occasione dell'evento, si è infatti concluso il progetto
pilota che ha visto i ragazzi di tre scuole emiliano-romagnole,
il liceo 'Carducci' di Ferrara, il liceo 'Alighieri' di Ravenna
e il liceo 'Serpieri' di Rimini, formarsi e diventare "tutor per
la prevenzione delle dipendenze".
Nell'arco dell'anno scolastico 2018/19, gli studenti hanno
seguito dei moduli teorici rispetto al problema delle sostanze e
il disagio giovanile, dopodiché i ragazzi hanno partecipato a
workshop pratici a San Patrignano per approfondire il problema,
conoscere ancora meglio la realtà e capire come porsi nei
confronti di loro coetanei rispetto questo argomento. Si sono
poi messi alla prova in occasione di un'assemblea di istituto
organizzata all'interno della loro scuola e infine hanno
partecipato a quest'ultima edizione WeFree Days come
tutor/accompagnatori degli studenti di tutta Italia coinvolti
nell'evento.
"Per prepararsi al meglio a fare da accompagnatori in
occasione dei WeFree Days sono venuti a San Patrignano in
estate, quando hanno anche appreso cenni su come costruire e
gestire un evento - racconta Silvia Mengoli, responsabile del
progetto - Gli studenti hanno risposto con grande entusiasmo al
progetto ed è stato così apprezzato che il prossimo anno sarà
esteso a tutte le province della regione. Anche alla luce di
questo abbiamo tenuto particolarmente ad insignire del premio
WeFree sia le Camere di Commercio dell'Emilia-Romagna che le tre
scuole che hanno partecipato al progetto".
A ritirare il premio il presidente di UnionCamere
Emilia-Romagna, Alberto Zambianchi. "UnionCamere è onorata di
essere partner di San Patrignano. Ringrazio la comunità, ma
anche l'Ufficio Scolastico Regionale perché se nella prima
annata hanno partecipato 71 studenti, nel prossimo anno saranno
ancora di più. Il messaggio di prevenzione deve arrivare nella
maniera più capillare possibile in tutta la regione. Diventando
loro stessi tutor della prevenzione, aumenta infatti l'effetto
tam tam per i messaggi in modo che si diffondano nella maniera
più ampia possibile e arrivino al maggior numero di giovani".
(ANSA).