(ANSA) - TREVISO, 18 MAR - Chiude in positivo l'export
trevigiano nel 2018, con una crescita del +4,6% sull'anno
precedente, contro il +2,8% del Veneto. Netto però il
rallentamento rispetto allo scorso anno, quando l'export
provinciale cresceva al +6,3%. Secondo una nota della Camera di
commercio di Treviso il valore complessivo delle vendite
all'estero supera i 13,5 miliardi. Con questo valore Treviso si
conferma settima provincia in Italia.
Il quadro economico internazionale evidenzia un proseguimento
dell'attuale fase di rallentamento ed in questo contesto gli
indici anticipatori compositi dell'Ocse mantengono un
orientamento negativo che non lascia intravedere punti di svolta
nel breve periodo.
La decelerazione, che risente anche dell'incertezza sulle
politiche di restrizione degli scambi globali, ha interessato
soprattutto l'economia dell'area euro dove la frenata del
commercio mondiale è stata particolarmente significativa.
L'economia italiana, nel corso del 2018, ha progressivamente
rallentato più che nel resto dell'area euro risentendo
soprattutto delle frenata degli investimenti su scala globale,
anche in maniera indiretta, come fornitrice di beni intermedi
alle imprese tedesche. In particolare i dati diffusi dall'Istat
per l'anno 2018 evidenziano un rallentamento delle esportazioni
dell'Italia che continuano a crescere del +3,1% rispetto
all'anno precedente, ma ad un tasso più che dimezzato rispetto a
quello registrato nel corso del 2017 (+7,6%). Stessa dinamica
per le esportazioni del Veneto: crescono del +2,8% nel 2018,
sono tuttavia in rallentamento rispetto alla performance
registrata nel 2017 (+5,6%): effetto da un lato di una dinamica
più modesta delle vendite per il comparto della carpenteria
metallica, dei prodotti alimentari e delle bevande, delle
apparecchiature elettriche e della metallurgia, una
stazionarietà per l'occhialeria ed una flessione per il settore
della concia e lavorazioni pelli, dei prodotti chimici e
farmaceutici, degli elettrodomestici e dei gioielli.
Un po' meglio va l'aggregato territoriale del Nord-Est (+4,3%),
soprattutto al traino dell'Emilia-Romagna (+5,7%). (ANSA).