(ANSA) - BOLOGNA, 17 DIC - L'Emilia-Romagna si avvia a
chiudere il 2018 con un Pil in crescita dell'1,4% - al vertice
nazionale - e una disoccupazione al 5,9%. E' quanto emerge dal
Rapporto 2018 sull'economia regionale dell'Emilia-Romagna
realizzato in collaborazione tra Unioncamere e Regione con il
contributo di Aster ed Ervet e le stime di Prometeia, presentato
oggi nella Comunità di San Patrignano, nel Riminese.
Nei primi nove mesi dell'anno, viene spiegato, la produzione
industriale emiliano-romagnola ha fatto registrare un +2,2%
mentre l'export è salito del 5,2% con 20 miliardi di saldo
commerciale. Il comparto manifatturiero è arrivato al
quindicesimo trimestre di crescita mentre quello turistico è
cresciuto di oltre il 4%, con 56 milioni di presenze. Sul fronte
del lavoro gli occupati hanno superato quota 2 milioni con un
tasso di occupazione vicino al 70% e quello femminile quasi al
63%. In calo del 50% le ore di cassa integrazione nei primi
dieci mesi del 2018.
Guardando al 2019 ormai alle porte l'Emilia-Romagna è stimata
raggiungere un Pil in progresso dell'1,2% e una disoccupazione
in calo al 5,7%. "Numeri - viene osservato nel rapporto - in
controtendenza rispetto al rallentamento congiunturale
registrato a livello nazionale, con alcuni segnali di
decelerazione, comunque da non sottovalutare, che si avvertono
tra le imprese manifatturiere più piccole e quelle artigiane,
mentre fatica ancora il settore del commercio, stretto tra la
mancata ripresa della domanda interna e la crescita
dell'e-commerce".
A giudizio del presidente della Regione, Stefano Bonaccini
"mentre il Paese rallenta, l'Emilia-Romagna non smette di
crescere, così come sta facendo ormai da quattro anni: sono
numeri che dimostrano la forza del nostro sistema economico e
produttivo, fatto di imprese e professionalità straordinarie,
così come l'efficacia della scelta che abbiamo fatto come
Regione di puntare su ricerca e formazione, innovazione e
internazionalizzazione. Ma certo non ci accontentiamo, non
vogliamo fermarci né essere fermati".
Mettendo in fila i numeri, ha sottolineato il presidente di
Unioncamere Emilia-Romagna, Alberto Zambianchi, il rapporto
"dice che anche nel 2018 l'Emilia-Romagna è motore del Paese.
Cresce il Pil, l'occupazione e in Emilia-Romagna si confermano
le imprese leader della manifattura italiana nei settori ad alta
intensità di tecnologia. Se l'industria è chiamata alla sfida
della rivoluzione tecnologica - conclude - il commercio deve
trovare forme di convivenza con i giganti delle piattaforme
digitali per trasformare potenziali minacce in opportunità".
(ANSA).